dario vignali

Io, Angkor Wat, Cambogia, Ottobre 2013

C’è sempre una parte della nostra vita che vorremmo rivelare. Un lato di noi – probabilmente il più bello – che vuole uscire allo scoperto dall’altezza delle sue presunzioni.

Tutti noi crediamo di avere qualcosa da insegnare, tutti noi abbiamo una nostra storia personale che ci rende unici e ineguagliabili.

In questo stesso momento migliaia di persone si stanno impegnando duramente per superare difficoltà che tu hai già sconfitto, acquisire capacità che tu già possiedi.

Su queste pagine web si sfogano pensieri, parole e immagini delle mie più incontrollate presunzioni. Racconto la mia storia di ieri, di oggi e di domani, e se non mi rendo utile agli altri, almeno lo faccio per me stesso.

Dario Vignali

dario vignali cambogia29 Novembre 1991, queste sono le uniche formalità. Nasco creativo in un giorno di pioggia. Un po’ anima della festa, un po’ eremita della montagna. Ho viaggiato tanto, un po’ per crescita interiore, un po’ per allargare gli orizzonti. Introspettivo e calcolatore quanto basta per dissociarmi dalla realtà in mancanza di giusti stimoli.

Nel tempo libero plasmo idee, in quello lavorativo le metto a punto. Sono contro ogni credenza, probabilmente per alleggerire le convinzioni di vita. Se dovessi scegliere una misura del mio successo opterei per le persone che mi stanno a fianco.

Cosa faccio.

Principalmente vivo delle mie passioni. Potrei definirmi un business designer: aiuto gli altri a realizzare o ideare business e strategie per “penetrare” il mercato, principalmente quello web-oriented. Lavoro per migliorare la vita altrui e studio per migliorare la mia. Sono un esperto di Marketing e faccio consulenze occasionali per diverse aziende, tra cui multinazionali. Spesso ho lavorato in ambito moda e in maniera piuttosto ipocrita odio la parola “lavoro”. Non ho mai lavorato, non ho mai presentato curriculum, mai lo farò. Ho una mia visione sistematica riguardo al sopravvivere facendo le cose che più mi piacciono. Così se un giorno sono blogger, quello dopo mi improvviso giornalista e, se trovassi il vinile perfetto capace di ispirarmi, domani potrei diventare rock star.

Benvenuto,

Dario

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