Come mettere in ordine la tua vita (per davvero)

Questo post è importante. Parliamo di argomenti difficili, che spesso vengono trattati in maniera troppo teorica e superficiale.

Sono certo che in molti non riusciranno ad arrivare in fondo a questa lettura, vista anche l’incapacità di prestare attenzione che accomuna molti di noi.

Ma poco conta. Questa è una guida riguardo alle cose che per me hanno fatto la differenza, e sono certo che saprà premiare chi arriverà in fondo alla sua lettura.

Devi sapere che per anni sono stato ossessionato dal concetto di felicità e dal significato della mia esistenza.

Quindi, questo post, vuole essere la mia personale risposta a domande importanti:

Come si può essere più felici? Come si può dare un senso alla propria vita? Cosa fare quando ci si sente demotivati? Perché alcune persone hanno successo mentre altre no?

Preparati, sarà una lettura intensa, ma ne varrà sicuramente la pena.

Se ora non hai tempo di leggerla salvala nei proferiti e metti una sveglia per procedere nella lettura domani mattina o domani sera.

Siamo pronti?

Cominciamo.

Per prima cosa rispondiamo ad una domanda per dare un po’ di contesto:

“Chi sono io per poter parlare di queste cose?”

Bene, diciamola tutta… sono uno come te, uno dei tanti.

Uno dei tanti ragazzi che per anni si è fatto diverse domande:

Ma io cosa ci sto a fare su questo pianeta? Cosa voglio fare davvero? Questa è la strada giusta? Perché spesso mi sembra che niente abbia senso?

Ricordo perfettamente un Mercoledì pomeriggio di tanti anni fa.

Ero in crisi, non sapevo esattamente cosa volevo dalla vita. Quindi decisi di prendermi del tempo per stare con me stesso.

All’epoca non avevo la patente, così presi un treno e me ne andai per qualche giorno nella casa di mio nonno in Montagna, in Val di Fiemme.

Ero completamente da solo.

Ricordo che passai qualche ora seduto su una panchina a osservare il panorama.

Scattai una foto per ricordarmi quel momento:

Come dare senso alla tua vita
La foto di quel momento

Di fianco a me c’era il mio zaino Napapiri, un grande classico a scuola negli anni 90′.

Fu uno dei momenti più significativi della mia vita, un momento di grande vuoto, un vuoto che desideravo riempire a tutti i costi.

Quel pomeriggio decisi che avrei dovuto cambiare qualcosa.

Il problema è che all’epoca avevo diverse ombre nella mia mente…

Punto primo, ero dannatamente timido. Sto parlando di quel genere di timidezza che ti mette in difficoltà a parlare con uno sconosciuto, anche solo per chiedergli delle stupide informazioni.

Punto secondo, non mi sembrava di eccellere in niente. A scuola? Mediocre. Negli sport? Assolutamente scoordinato. Nelle relazioni? Mi ero appena lasciato e avevo il cuore a pezzi.

Punto terzo, ero intimidito dal successo e dal carisma altrui. Mio padre mi aveva sempre detto “Dario nella vita devi tenere un profilo basso”. Inoltre, la mia mancanza d’eccellenza mi aveva relegato in una condizione d’insicurezza cronica.

Punto quarto, avevo un problema con il denaro. Da un lato ne ero attratto, dall’altro ero succube dell’idea dei miei genitori secondo la quale i ricchi sono poco etici, corrotti e poco simpatici.

Secondo mio padre chi guadagna molto sottrae al prossimo.

Per finire, non avevo uno straccio di piano per uscire da quella situazione e dare un senso alla mia esistenza.

Mi fermo qua, questa del resto non vuole essere la cronistoria della mia vita.

Da quel momento sono passati poco più di 10 anni e la mia vita si è evoluta molto…

  1. Sono ancora introverso ma ho risolto completamente la mia timidezza. Parlo abitualmente a conferenze con migliaia di persone.
  2. Ho cominciato a praticare qualsiasi tipo di sport con grande entusiasmo e non sono mai stato così in forma fisicamente come in questi ultimi anni.
  3. Ho dimostrato a me stesso di essere in grado di eccellere nel mercato digitale, dando vita a diverse aziende e fatturando il primo milione in giovane età.
  4. Non mi sento più minimamente intimidito dal carisma altrui e ho imparato ad apprendere dal prossimo senza pregiudizi.
  5. Ho realizzato tanti sogni come viaggiare per il mondo e comprare una bellissima barca a vela dove vivo per diversi mesi l’anno.

Oggi sorrido a pensare al mio professore di chimica che mi diceva che sarei stato un fallito. A dire il vero forse, in un’altra linea temporale dell’universo, lo sarei stato.

Ad ogni modo, lo ripeto, questa non vuole essere la storia della mia vita, ma era necessaria fare questa doverosa introduzione.

Del resto non sopporto sprecare il mio tempo ad ascoltare i consigli di chi ha la pretesa di insegnarmi qualcosa senza aver mai dato dimostrazione delle proprie capacità.

Immagino che sia la stessa cosa anche per te.

Detto questo… Come avrai capito sono un ragazzo ordinario che ha scelto di intraprendere una strada non ordinaria.

Non sono stato un miracolato, tutt’altro.

Ho semplicemente studiato, provato molte cose e imparato dai miei errori.

Come direbbe mia madre, la nostra vita è come una pianta… se la si innaffia e se ci si prende cura di lei finisce per crescere.

Penso che il mio socio Elio Amato abbia preso la cosa alla lettera visto che vive in un appartamento con 130 piante.

Bene, ci siamo, introduzione conclusa.

Oggi vorrei condividere con te alcune lezioni fondamentali che ho imparato durante il mio percorso di questi ultimi quindici anni.

Prima lezione: tu sei colpevole, più di tutti gli altri.

Una delle cose più importanti per cambiare vita è tirare una linea immaginaria e decidere che da quel momento le cose cambieranno.

Vai sul calendario e cerchia questa data.

A questo punto va presa una decisione drastica. Quale?

Semplice…

Decidere solennemente che non si è più disposti ad aspettare.

Aspettare cosa?

  1. Aspettare che qualcuno ci aiuti.
  2. Aspettare che le situazioni cambino.
  3. Aspettare che qualche fortuna ci piova dal cielo.
  4. Aspettare che il nostro capo ci dia un aumento.
  5. Aspettare che la vita sia giusta nei nostri confronti.

Aspettare è sbagliato.

La verità? Nessuno verrà a salvarci.

Certo, le botte di culo di tanto in tanto possono arrivare, ma non possiamo basare il nostro piano d’azione sulla speranza. È una pessima idea.

In questo senso ci sono state due riflessioni fondamentali che mi hanno aiutato parecchio…

La prima riflessione:

Ci sono cose che possiamo controllare e cose che non possiamo controllare.

Ecco alcuni esempi di cose che non possiamo controllare:

  • L’economia e i mercati.
  • La politica e il nostro paese.
  • La nostra situazione famigliare di partenza.

Ecco altri esempi di cose che possiamo controllare:

  • Le nostre competenze e la nostra formazione
  • Le persone che conosciamo e frequentiamo
  • La nostra carriera e le nostre scelte professionali
  • Il nostro stato di salute e di benessere

Tutte le persone di successo che ho conosciuto nella mia vita si concentrano unicamente sulle cose che possono cambiare.

Al contrario, tutte le persone perse, confuse e inconcludenti che ho conosciuto si concentrano su ciò che non possono cambiare e se ne lamentano.

E da qui nasce la seconda riflessione…

È solamente colpa nostra.

Se eliminiamo per sempre tutto ciò su cui non abbiamo il controllo, rimangono solamente le variabili su cui abbiamo il controllo.

A questo punto se nella vita progrediamo o rimaniamo fermi nelle sabbie mobili è solamente responsabilità nostra.

Da questa riflessione nasce però una magnifica conclusione:

Se siamo responsabili di tutto, e tutto dipende da noi, allora abbiamo il potere di cambiare tutto.

Bisognerà semplicemente abituarsi all’idea di nuotare nel fango per qualche tempo e passare all’azione.

Bene, realizzato questo, passiamo ora a cose più importante.

Seconda lezione: nella vita devi vincere. Fine della storia.

Ora, presta attenzione, quello che sto per dirti è importante…

C’è un solo modo per essere dare significato alla propria esistenza.

Quale?

… Essere appassionati all’idea di vivere.

Se ciò che vivi non ti appassiona sarà difficile che la mattina uscirai dal letto pieno di entusiasmo. Sei d’accordo?

Il problema però è il seguente: “come ci si appassiona alla vita?

È una domanda elementare, ma quasi nessuno sa rispondere per davvero.

Per capirlo prendiamo ad esempio i giochi che facevamo da ragazzini.

È facile appassionarsi ai giochi, dico bene?

Che siano giochi sportivi, giochi da tavola o videogiochi poco importa, sono certo che in un momento della tua vita tu abbia provato passione verso qualsiasi gioco. Poteva anche essere un semplice gioco individuale, come ad esempio il disegno.

Bene…

Ti sei mai chiesto perché finisci per appassionarti a certi giochi mentre ad altri meno?

Semplice: i giochi che più ti appassionano sono quelli che ti vengono meglio, quelli in cui vinci più spesso, quelli in cui vedi un miglioramento.

Si tratta del genere di giochi che elevano la tua autostima.

Quando vinci o quando vedi una crescita nel gioco, il tuo cervello produce un rilascio di dopamina. Quella dopamina crea un maggior desiderio di vincere e migliorare ancora.

Così giochi di nuovo, sempre più spesso, e finisci per migliorare ed eccellere sempre di più. È un circolo virtuoso.

Ecco, nel caso della vita le cose non sono molto diverse.

Per appassionarti alla vita devi provare un costante senso di crescita.

La vita è come una pianta: può crescere e divenire rigogliosa oppure può appassire o addirittura morire. Una cosa è certa: non esiste un momento in cui una pianta non evolve in positivo o in negativo.

La stessa cosa vale per noi umani: o siamo in un ciclo di vita positivo o siamo un ciclo di vita negativo. I cicli creano anche degli effetti domino: se ci troviamo in un ciclo negativo è più facile che le cose vadano pure peggio invece che meglio.

I cicli della tua vita
I cicli della tua vita

Spesso le persone escono dai cicli negativi solamente quando sbattono sul fondo:

  • “basta, mi licenzio!”
  • “domani lo lascio, è finita.”

Le persone di successo sono invece persone che:

  1. Hanno preso il controllo sui propri cicli: sono consapevoli di essere entrati in un ciclo negativo e si mettono in moto per reagire ed uscirne quanto prima.
  2. Il loro successo alimenta un circolo virtuoso che li porta a macinare vittorie, generare autostima e sviluppare l’eccellenza necessaria a raggiungere nuove vittorie.

Il punto è questo: per essere appassionati verso la vita dobbiamo cominciare a raggiungere risultati, raccogliere piccole vittorie personali e sviluppare un costante senso di crescita.

Questo ciclo funziona così:

  1. La crescita sviluppa dopamina
  2. La dopamina crea motivazione
  3. La motivazione crea azione
  4. L’azione crea risultati
  5. I risultati creano senso di crescita

Questo è il grande cerchio che racchiude il senso di una vita carica di significato.

Spero che fino a qua ti sia stato tutto chiaro, quindi… procediamo.

Come (ri)partire: guida realistica al miglioramento personale.

Faccio schifo“.

È quello che ho pensato nel momento in cui ho deciso di prendere in mano la mia vita.

Fumavo, non praticavo alcun genere di sport, non avevo una grande autostima e non vedevo con chiarezza il mio futuro.

Ecco… Quando si comincia ad affrontare un percorso di crescita personale spesso si scopre una cosa poco piacevole:

siamo messi davvero male.

Davanti a questa evidenza il 90% degli individui reagisce come uno struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia.

A queste persone non tocca che scivolare sempre più velocemente verso un circolo vizioso negativo, fino a quando non avranno toccato il fondo.

Quando però si tocca il fondo ahimé non sempre si è in grado di risalire.

È un po’ come il principio della rana bollita… lo conosci?

Si mette una rana in un pentolone e lo si mette sul fuoco. L’acqua diventa calda e la rana non può che esserne contenta.

L’acqua diventa sempre più calda e la rana si sente sempre più rilassata, un po’ come accade quando stiamo a bagno nelle acque termali.

Quando poi l’acqua diventa troppo calda per rimanerci dentro, la rana ahimé non ha più abbastanza energie per saltarne fuori.

Il risultato? Minestrone di rana.

Sì insomma, per passare da Struzzo a Rana basta davvero poco.

Il mio consiglio è quello di non comportarti come uno struzzo, ma di fare quello che fanno invece ben poche persone.

Cosa?

Trasformarti in un aquila.

…. Ci avresti giurato che avrei tirato in campo un altro animale?

Bene… ecco la prossima domanda:

Cosa fa un aquila?

Un aquila vola nel cielo, più in alto di qualsiasi altro animale. La sua grande fortuna è quella di poter avere una grandiosa prospettiva sul mondo che le sta al di sotto.

Mettere le cose in prospettiva, soprattutto quando ci si sente persi, è fondamentale.

È come quando si desidera comporre un puzzle: comporlo diviene sempre più semplice man mano che abbiamo la possibilità di osservarlo nella sua interezza.

Uno dei migliori modi che io conosca e che ho adottato in tutti i periodi difficili per mettere in prospettiva la vita è tenere un diario. Meglio se di carta.

Il mio diario

Non voglio starti a citare tutte le ricerche delle più grandi università al mondo sul perché avere un diario comporti enormi benefici psicologici.

Ti basti sapere che scrivere 2-3 pagine al giorno, riguardo a qualsiasi pensiero, idea o riflessione comporta una grande sensazione di calma e controllo sulla propria vita.

L’ideale è scrivere quotidianamente, ogni mattina. Puoi scrivere quello che vuoi, senza impegnarti o preoccuparti alla forma di ciò che scrivi.

Lascia che la tua mente vomiti fuori delle parole e riportale per iscritto.

Ecco di cosa puoi scrivere:

  • un riassunto di ciò che hai fatto il giorno prima
  • una lista di cose per cui sei grato
  • le preoccupazioni che riempiono la tua mente
  • le idee che ti sono rimaste impresse negli scorsi giorni

Questo è un lavoro che dovresti fare quotidianamente per uno o due mesi, ma se ti piacerà ti consiglio di farlo per tutta la vita.

Io personalmente ho riempito decine di diari ed è stato attraverso questa metodologia che ho scoperto la mia passione per la scrittura.

Il tuo diario personale, almeno all’inizio, ti servirà ad un’altra cosa ancora più importante.

Quale?

Semplice: scrivere il tuo piano d’azione.

Come scrivere il tuo piano d’azione per stravolgere la tua esistenza.

Lascia che te lo dica… nessun grande obiettivo è mai stato raggiunto senza un piano d’azione.

  • I grandi sportivi hanno piani di allenamento
  • I grandi imprenditori hanno una pianificazione trimestrale
  • I grandi generali hanno condotto battaglie basandosi unicamente su piani di guerra

Le persone che nella vita vincono le proprie battaglie o raggiungono le proprie vittorie hanno un piano per farcela.

Ora, la domanda…

Tu hai un piano? Perché senza di esso non puoi andare da nessuna parte.

Bene, se la risposta è no vorrei illustrarti come farei il piano d’azione al tuo posto.

Prima però mi fermo un secondo per ringraziarti. Se sei arrivato fino a questo punto della lettura complimenti, non sono molte le persone capaci di leggere con attenzione una guida così lunga. Quindi, grazie.

Spero lascerai un commento a fine lettura, mi farebbe piacere.

Ora proseguiamo e vediamo ora come costruire il tuo piano.

Ogni piano che si rispetti ha un obiettivo, che noi chiameremo “missione”.

Da imprenditore ti posso dire che ogni azienda ha una “missione” e che tutti gli sportivi, ricercatori o professionisti hanno a loro volta una missione personale.

La missione è un motivo che li spinge a fare ciò che fanno.

Vedila così… tu non sei altro che l’esploratore della tua vita. Per questo ti occorre una mappa, un piano e una missione.

Partiamo dalla tua missione…

La missione è importante perché sarà la fiamma che darà il via a quel famoso circolo virtuoso… Ricordi?

  1. La crescita sviluppa dopamina
  2. La dopamina crea motivazione
  3. La motivazione crea azione
  4. L’azione crea risultati
  5. I risultati creano crescita

Ecco… spesso viaggio per mare in barca a vela. Devi sapere che quando sono al timone c’è una bussola davanti a me.

Io che navigo in norvegia davanti alla famosa bussola

La bussola, oltre ad essere un simbolo molto potente, è anche l’elemento fondamentale di qualsiasi imbarcazione.

Quando ci si trova in tempesta, quando la costa scompare dietro la nebbia, quando l’elettronica di bordo ti lascia è fondamentale sapere dove stai andando.

In quella situazione sapere dov’è il nord è fondamentale.

La tua missione non è altro che il tuo nord. E quando conosci il tuo nord diviene molto più semplice avere un piano, sviluppare chiarezza verso la propria vita e sapere cosa sia importante fare, giorno dopo giorno.

Ora la domanda sorge spontanea:

Quale può essere la tua missione?

Io non posso saperlo, ma se me lo permetti posso aiutarti a trovarla.

Per capire quale possa essere la tua missione è necessario sapere che vi sono quattro grandi ambiti in cui occorre crescere nella vita per sentirsi soddisfatti:

  • l’ambito delle proprie finanze
  • l’ambito della propria salute mentale
  • l’ambito della propria salute fisica
  • l’ambito delle proprie relazioni

Non c’è un ambito più importante dell’altro, ma è anche vero che ci sono ambiti dove la maggior parte delle persone è carente rispetto ad altri.

All’inizio è impensabile lavorare su ogni aspetto della tua vita. Questo richiederebbe troppa energia in troppe direzioni e finiresti per mandare tutto a monte e ritrovarti al punto d’inizio.

Per fortuna quello della forza di volontà è un muscolo che può essere allenato, e nel tempo riuscirai a produrre crescita contemporaneamente in diverse direzioni.

Ora però è necessario che scegli un solo ambito e una sola missione.

Come scegliere l’ambito della tua missione?

Semplice, fatti due domande:

1 – Qual è l’ambito dove sei più carente?
2 – Qual è quell’ambito dove, se ottenessi crescita, ti sentiresti più soddisfatto della tua esistenza?

Bene, quello è l’ambito da cui partire.

Mi fermo, vado a fare una chiamata e continuiamo.

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Eccomi….

Volevo lasciarti due riflessioni che a mio avviso sono molto importanti.

Riflessione 1.

Personalmente credo che l’ambito finanziario sia più importante di ciò che crediamo.

La maggior parte delle persone vive in una situazione di scarsità economica che le induce ad un costante stato di preoccupazione ed insoddisfazione.

Non solo. Secondo la mia esperienza, il mio successo economico professionale è stato un acceleratore di tante cose:

1 – mi ha consentito di conoscere persone straordinarie
2 – mi ha permesso di costruire un’azienda con la mia ragazza
3 – mi ha dato i soldi necessari per viaggiare e vivere avventure pazzesche
4 – mi ha reso più sicuro, indipendente e soddisfatto della mia esistenza
5 – mi ha dato le risorse economiche per acquistare cibi sani, investire sull’allenamento e sulla mia salute.

Riflessione 2.

Se è vero che il miglioramento economico influenza positivamente gli altri ambiti di vita è anche vero il suo contrario.

La nostra mente non è in grado di distinguere dalle sensazioni di crescita che derivano da un determinato ambito o da un altro. Fintanto che cresciamo in un ambito il circolo virtuoso della nostra crescita si ripercuoterà su tutti gli altri.

Se mi alleno rilascerò più serotonina e testosterone. Questi ormoni mi faranno sentire più energico e concentrato e mi porteranno ad avere anche più risultati e autostima sul lavoro.

Quindi, essenzialmente, il mio consiglio è di partire da ciò che genera in te maggior entusiasmo, urgenza o preoccupazione.

Come imbastire le fondamenta per il tuo successo.

Ora, prendi una pagina bianca del tuo diario e scrivi la tua missione.

La mia missione

La tua missione può essere generica se ad oggi non ti è ben chiaro cosa dovresti fare. Meglio ancora se puoi renderla specifica, misurabile e credibile.

Alcuni esempi sensati:

  • Cambiare lavoro e trovare un occupazione che mi soddisfi in linea con le mie passioni.
  • Riuscire a guadagnare 1.000€ al mese in più.
  • Perdere 8kg entro 12 mesi.
  • Licenziarmi ed intraprendere una carriera da freelancer.
  • Studiare e trovare un lavoro in smart working che mi consenta di viaggiare.

Ecco alcuni esempi senza senso:

  • Diventare ricco
  • Fare un milione quest’anno
  • Aggiungere 15kg di muscoli al mio corpo
  • Comprare una ferrari verde pisello

Una missione deve essere ambiziosa ma realistica, astratta ma anche misurabile.

Bene, ora viene la parte importante.

Questa fase la chiamo “Identikit di personalità”.

Scrivi su una pagina del tuo diario il titolo:

“Identikit del mio personaggio”. Fallo subito.

Identikit del personaggio

Lascia che ti spieghi…

Ognuno di noi nella vita interpreta una parte, “un personaggio”. All’inizio della nostra esistenza siamo semplicemente delle tele bianche su cui scrivere il nostro destino.

Poi, crescendo, i preconcetti derivanti dalle nostre esperienze, dai nostri genitori, dalle persone che ci stanno attorno e dei contenuti che consumiamo finiscono per buttare inchiostro su quella tela.

Così, giorno dopo giorno finiamo per determinare la nostra identità, il nostro carattere e le attitudini che ci spingono verso una direzione (positiva) o un’altra (negativa).

Come spiego nel primo modulo di Business Genetics è dannatamente importante capire che un’identità può essere programmata o riprogrammata, scritta o sovrascritta.

Non è affatto facile ma è esattamente ciò che ho fatto nel corso della mia esistenza. E continuo a fare questo esercizio, anno dopo anno.

Ci siamo? Siamo arrivati ad uno dei concetti più importanti di questa guida.

Leggi con attenzione:

Per raggiungere i risultati a cui oggi ambisci devi prima diventare il tipo di persona capace di raggiungere quei risultati“.

Rileggi la frase nuovamente e scrivitela da qualche parte…

Permettimi la metafora, ma è come quando all’inizio di un videogioco costruisci il tuo personaggioChe abilità possiede? Di quali armi o strumenti è dotato? Su quali competenze può fare leva?

Sono tutte scelte decisive per aumentare le probabilità di vincere al gioco.

Perfetto, ciò che stiamo per fare è mettere ordine al caos e definire il tuo personaggio nella vita reale.

Che tipo di persona dovresti diventare per poter raggiungere e compiere la tua missione?

Perché se c’è una cosa che la vita ti ha dimostrato è che oggi se non hai ancora raggiunto i tuoi obiettivi è perché ancora non sei il tipo di persona che ha la capacità di raggiungerli.

Non devi fartene una colpa. Troppe volte la nostra identità non è determinata da noi stessi, ma è invece definita dalle persone che abbiamo intorno e dalle condizioni a cui siamo stati esposti.

Oggi è venuto il momento di riprendere il controllo sulla nostra identità.

Per farlo, devi cominciare a scrivere sulla pagina del tuo diario:

  • la lista delle abilità e delle competenze che dovrebbe avere il tuo personaggio per riuscire nella sua missione
  • i suoi punti di forza, ma anche di debolezza (del resto non si può essere perfetti)
  • i suoi tratti distintivi nel suo modo di porsi nei confronti degli altri
  • il modo in cui si manifesta il suo carattere e il suo carisma
  • le emozioni che prova quotidianamente
  • il modo in cui risponde ad eventi o situazioni difficili
  • il tipo di persone o di amicizie che frequenta
  • le abitudini che alimentano le sua esistenza
  • lo svolgimento di una sua giornata ideale

Prenditi mezz’ora del tuo tempo e scrivi svariate pagine dando sfogo alla tua creatività. Puoi trarre spunto da persone o personalità che da sempre ti ispirano.

Possono essere amici che sono riusciti a fare cose che tu ambisci, potrebbero essere personalità famose o di successo, artisti o grandi imprenditori.

Che competenze hanno? Come si pongono? Come si comportano?

Prenditi il tempo per fare questo esercizio in solitudine con la musica nelle orecchie.

Bene, procedi…

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Ci siamo? Continuiamo con l’esercizio…

Apri una nuova pagina e tira una riga al suo centro crendo due colonne. Da un lato metti il titolo:

idee per farcela

Nell’altra colonna scrivi invece “ostacoli da superare“.

idee per farcela

Ora scrivi nella prima colonna quante più idee per diventare il personaggio che hai scelto e nella seconda scrivi tutti gli ostacoli che potresti incontrare durante il percorso.

Scrivere gli ostacoli è dannatamente importante perché se li prevediamo sarà più facile costruire un piano per vincerli e non sentirsi demotivati o impreparati quando li incontreremo.

Esempi d’idee per farcela:

  • Scrivere ad un amico che ha avuto successo per chiedergli di prendere un caffé assieme e fargli qualche domanda.
  • Sorridere per strada a tutte le persone che incontro.
  • Guardare le persone dritto negli occhi senza distogliere lo sguardo.
  • Iscrivermi in palestra Martedì alle 16.
  • Cercare un corso che mi consenta d’imparare a sviluppare in javascript nel giro di un mese.
  • Acquistare un corso di copywriting.
  • Iniziare il corso che ho acquistato domani alle 14:00
  • Mettere in calendario due giorni a settimana in cui studiare per acquisire le nuove competenze.
  • Scrivere due pagine ogni mattina sul diario per fare il punto della situazione.
  • Prendermi due giorni il prossimo weekend per fare una gita fuori porta in solitudine.
  • Leggere ogni sera mezz’ora prima di dormire un libro che mi spinga nella direzione dei miei obiettivi.
  • Diventare consapevole di ogni momento in cui mi lamento e smettere immediatamente di farlo.
  • Andare a letto presto e svegliarmi un’ora prima ogni giorno per dedicarmi ai miei obiettivi.

Esempi di ostacoli:

  • Ora mi sento entusiasta all’idea di cambiare. Ma tra qualche giorno, quando non vedrò alcun cambiamento nel breve termine mi sentirò demotivato.
  • Qualche amico mi chiederà di uscire e finirò per bere, andare a letto tardi e il giorno dopo mi sentirò uno straccio e smetterò di praticare le nuove abitudini.
  • Lavoro più di otto ore al giorno e farò una fatica terribile a prendermi del tempo per me stesso.

Qualche consiglio:

  • Come nell’esempio della palestra metti una data in calendario per ogni cosa che puoi fare il prima possibile.
  • Se c’è qualcosa che puoi fare oggi è importante che tu la faccia subito. Hai bisogno di un rilascio di dopamina congruo ai tuoi obiettivi quanto prima possibile per creare una spinta d’inizio al circolo vizioso (lo ricordi?)
  • Crea delle to-do quanto più semplici e piccole possibile da fare ogni giorno in modo da innescare quotidianamente il ciclo di dopamina. Esempio: scrivere 2 pagine sul mio diario.

Come passare all’azione.

Da sempre sostengono che le persone più fortunate sono quelle che giocano in attacco.

Vuoi una cosa? Vai a prendertela, anche a costo di fallire, di rischiare o di combinare disastri.

Troppe persone nella vita giocano in difesa della propria identità. Hanno paura del giudizio altrui, tengono un profilo basso e posizionano se stessi alla fine della lista delle proprie priorità.

A tal proposito, ti racconto un aneddoto.

Un tempo, quando ero all’università, andavo a studiare in biblioteca.

Ero diventato amico di un ragazzo che lavorava lì, ed era un vero pozzo di conoscenza.

Leggeva qualsiasi tipologia di libro su qualsiasi tipologia di argomento.

Eppure…

Eppure nella sua vita non aveva mai combinato niente, se non leggere e lavorare in biblioteca.

Riempirsi la testa di conoscenze non lo ha mai portato da nessuna parte, anche se avrebbe voluto.

Ricorda:

Le nostre azioni determinano i nostri risultati. I nostri risultati originano le nostre credenze. Le nostre credenze forgiano le nostre decisioni che poi generano le nostre azioni.

Tutto comincia e finisce con le azioni che intraprendiamo.

È l’energia entropica dell’azione che ci cambia, ci trasforma, ci spinge verso una direzione o verso l’altra.

Quindi, ti prego di essere un uomo d’azione, ancor prima di essere un teorico eccellente.

Nella storia sono state molte le persone non troppo colte che sono riuscite ad ottenere risultati incredibili in svariati ambiti. Come hanno fatto?

Semplice: le loro gesta son state più grandi delle loro lacune.

Del resto è tramite l’azione che apprendiamo, ancor più velocemente ed efficacemente che leggendo libri o riempiendoci la testa di nozioni.

Quindi… Come passare all’azione?

Beh, ecco, ahimé non ci sono trucchetti o scorciatoie.

Nel mio caso ho imparato ad attaccare il culo alla sedia per poi studiare e lavorare per ore.

Potremmo dire che la ripetizione è la maestra dell’eccellenza.

Per i primi anni della mia vita professionale infatti ogni giorno è stato la ripetizione di quello precedente.

Mi alzavo, attaccavo il culo alla sedia e studiavo o lavoravo. Non era insolito per me mangiare davanti al computer.

Diciamocelo… All’inizio è dura.

Quando si comincia si ha la paura che le azioni che si intraprendono possano portare a poco o niente. Del resto i risultati non arrivano quasi mai fin da subito.

Ma l’alternativa qual è?

Continuare a scrollare feed e stories guardando le vite altrui?

Se questo ti soddisfa, beh, allora buon scrolling!

Se invece vuoi prendere in mano la tua esistenza devi avere pazienza e aspettare che la palla di neve prenda forma.

Devi sapere che la metafora della palla di neve è sempre stata la mia religione…

Immagina di trovarti in montagna dopo una grande nevicata.

Prendi una manciata di neve e la compatti con la mani.

Ora metti a terra questa palla di neve e la fai rotolare.

Noterai che, piano piano, mentre la fai rotolare sul manto nevoso, altra neve si attaccherà ad essa e questa aumenterà di grandezza.

Continuando per qualche minuto la palla diventerà sempre più grande e nel giro di mezz’ora non sarai più in grado di spingerla perché sarà alta quasi quanto te.

Il principio della palla di neve si adatta in tutti gli aspetti della nostra vita e ci racconta come la crescita dei nostri risultati sia esponenziale nel lungo periodo.

Per avere successo devi avere fiducia nelle tue azioni, sviluppare pazienza verso il futuro e procedere senza esitazione da un’azione all’altra.

Inoltre ci saranno molti benefici nascosti nel tuo viaggio di cambiamento.

Molti vedono il successo in maniera binaria, dove o riesci in ciò che fai oppure fallisci.

Ma non funziona esattamente così…

Se domani studi per riuscire ad acquisire le competenze necessarie a raggiungere un obiettivo potresti poi scoprire che il tuo obiettivo non era quello giusto, oppure potresti fallire nell’intento di raggiungerlo. È assolutamente normale.

Nel mentre però avrai accumulato competenze, conoscenze e relazioni che potrebbero gettare le basi del tuo successo futuro in altri ambiti.

Io ad esempio all’inizio avevo come obiettivo quello di lanciare la mia azienda di shampoo. Studiavo marketing giorno e notte.

Alla fine Best Hair Solution, la mia azienda si dimostrò un fallimento. Ma grazie alle mie competenze di marketing aprii prima questo blog, poi la mia agenzia con cui ho poi fatturato milioni.

Non è tanto importante dove sei convinto di andare, è ben più importante dove ti troverai tra diversi anni grazie alle azioni che stai intraprendendo oggi.

Tu credi che le tue azioni ti porteranno verso una meta, ma magari scoprirai che finirai in tutt’altro luogo, magari migliore di quello che immaginavi all’inizio.

Alla fine, come dice il grande imprenditore Warren Buffet, non c’è singolo investimento più importante di quello su se stessi e sulle proprie competenze.

Finché investi e agisci ogni giorno nella direzione delle tue competenze non puoi fallire, stai continuando ad alimentare la tua crescita e prima o poi la tua palla di neve sarà sufficientemente grande per riuscire dove ieri hai fallito.

Il mio invito è quindi di cominciare, già oggi, ad agire. Crea la tua palla di neve e comincia a farla ruotare.

Scrivi la tua missione, rivedi la tua identità, costruisci un piano di idee realizzabili fin da subito.

Poi… comincia.

Ogni passo ti fornirà la luce necessaria ad illuminare quello successivo.

Un abbraccio,

Dario.

PS: Se pensi che questa lettura possa essere d’aiuto ad un amico condividigli il link.

PPS: Ho impiegato una settimana a scrivere questo post per aiutare le persone come me. Se il post ti è piaciuto lascia un commento sotto, è gratis! :)

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Dario Vignali

Ciao sono Dario! Ho fondato Marketers e altre aziende digitali mentre viaggiavo per il mondo.

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