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Creare un logo vincente e trovare le grafiche per il tuo sito web

10 min

creare un logo: guida alla scelta

In questo post scoprirai come sia possibile creare un logo efficace e accattivante, ma soprattutto avrai modo di comprendere come deve essere fatto un logo che funzioni.

Imparerai anche il motivo per il quale non bisogna ricorrere a loghi gratuiti e ti rivelerò i migliori siti dove cercare un logo professionale per la tua azienda o il tuo progetto senza dover spendere un sacco di soldi.

Sei pronto? Si comincia!

L’articolo di oggi è scritto a due mani da me e Ferdinando Signorelli, blogger, marketer, ma sopratutto graphic designer.

trovare un logoVediamo di partire subito a bomba!

Sei qua perché sei interessato alla creazione di un logo o di una grafica per il tuo blog o sito web. Sbaglio?

No, non sbaglio, altrimenti non staresti leggendo queste parole.

Se stai cercando un modo per trovare o creare un logo gratuito scappa da questo post prima che puoi… potrei rivelarti una cosa tanto drammatica quanto il fatto che Babbo Natale non esiste!

Ah, probabilmente già la sospetti…

Vabbè, te lo dico. I loghi gratuiti non esistono!

Se credi di poter prendere liberamente un logo da un altro sito web o da Google Immagini ti sbagli di grosso. Quel logo nel 99,99% dei casi appartiene già a qualcun altro e potresti incorrere in multe veramente salate.

Inoltre, la scelta del logo e delle grafiche del tuo business o del tuo progetto meritano un poco del tuo tempo.

Oggi giorno è veramente indispensabile avere un tipo di apparenza che sia congrua con le tue idee e che migliori la visibilità e la percezione della tua immagine.

Se non hai un budget compreso tra i 29 e i 299 euro da destinare al logo della tua azienda o del tuo blog professionale ho un consiglio per te.

Chiudi l’azienda e pure il blog!

Sul serio, nel 2015 mi stupisco del fatto che esistano ancora professionisti incapaci di stanziare un piccolo budget per la grafica aziendale.

Se hai un piccolo blog e proprio non hai soldi ti consiglio di scegliere un buon font gratuito su dafont.com e farti bastare una bella scritta come logo (io l’ho fatto diverse volte in passato).

I loghi gratuiti non esistono. Nel mondo non esiste nulla di gratuito!

Se hai fretta e il tuo budget si aggira attorno ai 29 euro puoi correre su graphicriver e scegliere il tuo logo lowcost (ma pur sempre professionale).

Vai, corri!

Se hai altrettanta fretta ma vuoi trovare un logo più professionale, sviluppato e venduto da professionisti, ti consiglio 99design.

I vantaggi?

  • Il logo è unico e ne detieni i diritti d’utilizzo: mentre sullo store di 99 design e in quello di graphicriver stai comprando loghi acquistati e utilizzati da centinaia di altre persone, in questo caso il logo è realizzato appositamente per te.
  • Hai diritto ad un rimborso del 100% nel caso tu non sia soddisfatto dei loghi che ti sono stati proposti. In poche parole paghi solo se soddisfatto.

Puoi trovare maggiori informazioni visitando questa pagina.

Voglio spendere altre due parole riguardo le grafiche e le illustrazioni da utilizzare all’interno del tuo blog o sito web.

Spesso mi viene chiesto dove trovo tutte le belle illustrazioni che utilizzo all’interno dei miei articoli e come le realizzo.

Solitamente acquisto dei pacchetti di illustrazioni (come queste) da graphic river e poi uso le singole icone all’interno dei miei post. Il costo è irrisorio, si parla di pochi dollari per decine di immagini.

Come si trova un logoQuando invece ho bisogno di belle foto uso le gallerie di deathtothestockphoto.com (sono abbonato alla versione pro).

Per 25 dollari al mese ho accesso a centinaia di foto che, lasciamelo dire, sono straordinarie.

Sono tutte strategie per ottenere ottime soluzioni senza incorrere in mirabolanti abbonamenti super costosi come quelli di shutterstock, fotolia &CO.

Lascio ora la parola Ferdinando che ci racconterà come debba essere un logo che funzioni.

La parola a Ferdinando

A volte, al ritorno dal lavoro, mi capita di ritrovarmi fermo tra le macchine in coda e di lanciare lo sguardo alla solita statale che percorro sempre di corsa.

Mi sorprendo nel vedere quante attività commerciali ci sono. Ogni volta mi sembra di scoprirne una nuova.. quanti sono i segnali, i colori, le immagini e le grafiche pubblicitarie che ci ruotano attorno senza che ce ne accorgiamo?

Ci sono loghi e insegne che si fanno notare, altri meno. Lo stesso – se ci pensi – avviene anche in rete.

Ma da cosa dipende? Perché alcuni messaggi pubblicitari (e non) attirano la nostra attenzione ed altri no?

Non è una domanda stupida, vero?

dove trovare grafiche per il webBasti pensare che secondo uno studio americano una persona, in media, viene esposta quotidianamente (e inconsapevolmente) a circa 5.000 messaggi pubblicitari.

Allora come mai, di questi, solamente una percentuale prossima allo zero viene notata?

Dipende da tantissimi fattori: dallo stato d’animo, dalla predisposizione verso un bisogno o un altro e – sicuramente – anche dal livello di preparazione tecnica e teorica di chi ha realizzato la comunicazione.

“Comunicazione” è un ottima parola per definire tutti i contenuti, più o meno promozionali, con cui veniamo in contatto ogni giorno.

Anche lasciare un solo spazio bianco è fare comunicazione. Lo sapevi?

Lascia che ti chieda una cosa.

Prima di fare personal branding, prima di investire soldi per un sito o per una campagna (qualunque essa sia), hai un logo?

Sì?

Come è stato realizzato questo logo? Perché hai scelto quei colori? Perché proprio quell’immagine?

Vogliamo parlarne?

Creare un logo efficace non è una cosa così banale come si è portati a credere.

Spesso le piccole realtà si lasciano rappresentare da un logo che non conoscono, magari creato da qualche amico o da qualche parente con word.

Ti sembra ridicolo e irreale?

Ridicolo sì, irreale no. Purtroppo è una realtà che accomuna molte imprese italiane.

Molti di questi loghi vengono usati in tutte le comunicazioni, per anni, senza che nessuno si chieda se il proprio logo è capace di comunicare i valori, gli ideali, la mission e l’identità dell’azienda.

Visto dal punto di vista di un grafico tutto questo è grave. MOLTO GRAVE.

Del punto di vista di un grafico non te ne frega niente?

Può andarmi bene, ma sappi che il tuo logo determina anche la percezione e l’attaccamento al marchio dei tuoi clienti. 

Creare un logo funzionale: idee e consigli per ottenere un risultato vincente

Creare un logo gratuito

Hai visto? Non ho parlato di loghi belli o accattivanti.

Oggi non voglio raccontarti di come sia possibile creare un logo bello. Il bello non ha nulla a che vedere con una comunicazione efficace.

Se il tuo desiderio è quello di avere un bel logo ti basterà limitarti a cercarlo su Graphic River o 99design, proprio come diceva Dario.

Oggi voglio invece raccontarti di come sia possibile scegliere o creare un logo FUNZIONALE.

Sì perché, prima di tutto, un logo deve funzionare.

Non ci credi?

Ti basti guardare questi sei banner usati in una campagna di affiliate marketing da Dario.

creare un logo funzionale

Questi sei banner sono stati testati e splittati in una campagna di tipo app install.

Se non conosci le affiliazioni poco importa, ti basti sapere che i banner della colonna A hanno battuto in termini di click e risultati i banner della colonna B. Incredibile, vero?

Il 99% della gente ovviamente darebbe vincenti i banner della colonna B.

Perché? Perché sono belli.

Allora diciamolo…

[Tweet “Nel marketing della comunicazione bello non significa funzionale!”]

È evidente che i banner brutti sono stati estremamente più efficaci di quelli belli.

[Tweet “In un mondo di banner belli è più semplice notare i banner brutti”]

Ma quindi, come si crea un logo funzionale?

Mi dispiace ma devo premettere che se volessi trattare l’argomento a 360° dovrei scrivere un manuale di migliaia di pagine.

Imparare a creare un logo che funzioni non è poi una passeggiata.

A meno che il tuo desiderio non sia quello di imparare il graphic design e fare un corso di illustrator, il mio consiglio è quello di scegliere il tuo logo su graphicriver o 99 design sulla base delle mie indicazioni teoriche (che troverai qui a seguire).

Altrimenti, come diceva Dario, se sei il proprietario di un’azienda o hai un progetto dotato di budget puoi visitare il mio blog o richiedere delle proposte di logo ai designer di 99design.

Ma torniamo a noi.

Cosa significa funzionale? Come deve essere un logo funzionale? Come si crea un logo funzionale?

Funzionale significa rappresentativo, utilizzabile, unico e chiaro!

Creare un logo funzionale: 4 caratteristiche che devi assolutamente conoscere

Come si crea un logo

1) Come si crea un logo rappresentativo?

come fare un logoIl logo deve essere rappresentativo.

Il motivo è semplice: deve rappresentare la tua azienda, parlare di te ed esporre la tua mission.

Se ti occupi di energia userai immagini, colori e caratteri che ti facciano pensare a qualcosa di forte.

I colori dovranno essere accesi e i caratteri non potranno essere sottili con gambette arrotondate ma spessi e rigidi.

Se invece ti occupi di fashion o benessere probabilmente utilizzerai colori soft, caratteri sottili e stilosi, arrotondati o meno.

Il tuo mercato di riferimento determina l’anima del tuo business.

L’anima del tuo business e la tua identity aziendale determinano il tuo logo.

2) Il tuo logo deve essere utilizzabile

trovare un logo gratisIl tuo logo sarà il pioniere di tutta la comunicazione visiva del tuo progetto o della tua azienda, dovrà essere pronto a stare sempre in prima linea, combattere fuoco e fiamme e uscirne sempre vincente!

Non puoi permetterti un logo che non si legge quando lo invii per fax o che si sgrana quando lo ingrandisci…

Come puoi pensare di prendere una fotografia di un pesce, scontornarla (nella migliore delle ipotesi) e usarla nel logo della tua pescheria?

Potrebbe farti ridere, ma purtroppo c’è chi lo fa…

Ah, il folclore delle piccole imprese italiane ;-)

3) Il tuo logo deve essere unico

Come si crea un logoSe hai un negozio di frutta e verdura non devi necessariamente usare un casco di banane come elemento simbolico del logo, potresti anche usare – per esempio – una fogliolina stilizzata al posto dell’accento (nel caso il nome della tua attività lo riporti).

Ampio spazio alla fantasia, cerchiamo di non essere scontati e ovvi, in questa fase ci si gioca il 50% della riuscita!

Perché solo il 50? Perché, secondo me, l’altro 50% è reso dalla scelta del lettering (font o carattere), dai giochi tra i colori, dagli spazi e dalla disposizione degli elementi.

Infine, ma non ultimo, lo slogan. Oltre a rappresentare la tua attività con un elemento simbolico e con il nome (che può rappresentare o meno il settore) perché non utilizzare anche uno slogan per assicurarci che tutto sia…

4) Chiaro. Sì, un logo deve essere chiaro

farsi fare un logoNon sempre dal nome e dall’elemento simbolico è possibile capire di cosa ti occupi.

Il nome della tua attività potrebbe riportare il tuo cognome. Se il tuo cognome fosse “Amato”, un buon esempio potrebbe essere“Amato Piante”.

Una delle miglior “best practice” è quella di abbinare uno slogan per rafforzare il brand.

In questo caso potrebbe essere “Amato Piante, il tuo spazio verde”.

5) Accorgimenti finali per trovare e realizzare un logo perfetto

Ogni buon logo dovrebbe contenere al suo interno:

  1. Il nome del progetto o dell’attività 
  2. L’elemento simbolico (che in qualche caso può essere una parte del nome)
  3. Lo slogan e/o descrizione (che gli addetti chiamano in mille modi – claim, headline, pay-off)

Se desideri creare un logo (o farti aiutare da un professionista) il mio consiglio è quello di partire dallo studio del logo in bianco e nero.

Si possono utilizzare i grigi, ma solamente tinte piatte e mai sfumature.

Il motivo è semplice: serve a far sì che il logo sia utilizzabile, visibile e comprensibile in tutti i modi, anche nei fax e nelle fotocopie (questo spiega perché non si possano usare le foto ma bisogni creare necessariamente elementi grafici).

In un secondo momento potrai inserire i colori (non più di 2-3 e sempre a tinta piatta) e, in un terzo luogo, andrai ad aggiungere sfumature ed effetti per versioni successive dedicate al web o ad altro.

trovare foto stock gratuiteGioca con diverse grandezze, versioni e colori dello stesso font. Puoi utilizzare la versione bold e quella normale anche nella stessa parola, su lettere o su parole composte.

Utilizza un secondo font completamente diverso per lo slogan. Un esempio: se per il nome dell’attività hai usato un carattere graziato, per lo slogan utilizza un carattere secco senza riccioli e fronzoli. Devi creare contrasto.

Non usare più di 2 font (caratteri) diversi tra loro).

Quando crei il tuo logo considera anche una versione breve del logo che potrebbe essere rappresentata esclusivamente dall’elemento simbolico o dall’elemento simbolico più una o due lettere.

Ne sono esempi “Nike” per il primo caso e “D&G” per il secondo.

In ogni caso cerca di far si che il brand sia riconoscibile anche nell’elemento simbolico o nella sua versione breve.

Infine, oltre a giocherellare con l’elemento simbolico, i colori e i font, prova a giocare con gli spazi.

Crea diverse soluzioni disponendo gli elementi nei modi più disparati e impensabili.

In una sola parola DIVERTITI! ;-)

Grazie per la lettura, e ora… le risorse annesse al post!

Risorse

logo gratis non esisteSiti e Tool

Uno dei siti più importanti per la mia formazione è stato senza dubbi HTML.it, lì ho seguito tutte le guide possibili, dalla grafica al web design al web marketing.

Ho imparato a utilizzare Photoshop per i fotoritocchi e la grafica raster in generale e Illustrator per le immagini vettoriali. Ho anche imparato a scrivere le mie prime pagine in HTML, ASP, PHP, fogli di stile CSS e chi più ne ha più ne metta.

Se vuoi divertirti con Photoshop ti consiglio https://www.brusheezy.com, dove è possibile scaricare un’infinità di bellissimi pennelli, pattern e texture per dare infinito sfogo alla fantasia e alla creatività.

Questa pagina raccoglie i migliori link per scaricare pennelli, pattern, texture, simboli e vettori per Adobe Illustrator.

Esistono anche molti tools online per fare le cose più disparate in ambito grafico. Voglio condividere con te Canva, che è un ottimo tool di graphic design per creare le tue grafiche in maniera semplice, direttamente sul web.

Libri

Assolutamente da leggere “Manuale di Redazione” di Mariuccia Teroni, un vero manuale di circa 400 pagine in cui puoi imparare tutto il necessario riguardo le tecniche e le regole editoriali, grafiche e tipografiche per pubblicare su carta, web e altri media.

Nel libro ti saranno insegnate come conoscere le norme di editing per un testo su differenti media, le regole di leggibilità di questi ultimi e tutto ciò che riguarda i formati, la risoluzione e il ridimensionamento delle immagini.

Il mio capitolo per eccellenza è stato il 6° in cui sono trattati tutti gli argomenti inerenti ai colori, al loro significato, dalla sintesi additiva a quella sottrattiva e tutto ciò che riguarda i colori RGB, CMYK, i pantoni e i formati vettoriali e bitmap delle immagini.

Un libro che ho trovato davvero interessante per la mia formazione di web designer – marketer è stato “Neuro Web Design” di Susan M. Weinschenk.

Il libro analizza la scienza della persuasione applicata al design dei siti web per studiare perché alcuni siti funzionano e altri no sulla base di ricerche scientifiche sull’attività e i comportamenti del cervello umano dalla preistoria ad oggi.

Risorse citate da Dario

  • Graphicriver per acquistare design lowcost di loghi & grafiche per i siti web. Nello specifico, questa pagina per i loghi. (Budget minimo? 29$, ma bisogna sapersi arrangiare nella personalizzazione del logo)
  • 99design per ottenere preventivi di loghi e lavori importanti. I loghi sono realizzati secondo le tue indicazioni e ne detieni i diritti di utilizzo (sei unico proprietario). Il servizio è fenomenale ma il budget minimo parte da 240$. (Lo consiglio ad aziende e professionisti).
  • deathtothestockphoto.com per scaricare gratuitamente (o a pagamento) straordinarie foto da utilizzare all’interno dei propri post.
  • Ovviamente marketingadvsignorelli.it, il sito di Ferdinando Signorelli, co-autore di questo post.

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