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La gente che segue i corsi online ottiene risultati? Cosa ho imparato da Business Genetics.

14 min

Ecco cosa ho imparato.

 

La gente che segue i corsi online ottiene risultati? Chi fa corsi è un truffatore? Ma ha senso acquistare un corso online? E cosa dovrei dire al riguardo del mio corso? Quali sono le opinioni e recensioni di Business Genetics? Facciamo chiarezza.

In questa guida troverai svariati benefici, soprattutto se appartieni a una di queste quattro tipologie di persone:

  • Se sei interessato a sapere se i corsi online sono utili. In tal caso scoprirai la misura della loro efficacia e come distinguere un corso di alto livello dalla solita fuffa del web.
  • Se sei interessato ai miei corsi online. Allora troverai le mie metodologie di insegnamento e le critiche che le persone fanno ai miei corsi.
  • Se stai sviluppando il tuo corso online e desideri capire come costruire il miglior corso possibile. Troverai una miriadi di informazioni e spunti per migliorare il tuo corso.
  • Se sei interessato a Business Genetics. Troverai dati, recensioni ed opinioni di Business Genetics (e una misura della sua efficacia).

Non solo. Nel corpo dell’articolo troverai numeri, rivelazioni e strategie che riguardano il mercato della formazione online Italiano.

Sei pronto? Si comincia.

Caro Marketer,

Devi sapere che due anni fa, sul palco del Marketers World, facevo un’affermazione:

solamente il 5% di chi segue un corso online ottiene risultati”.

Mi sbagliavo, di molto (ora ti spiego perché).

All’epoca ancora non esisteva Business Genetics, il mio corso dedicato al marketing e al business online. Era solamente un’idea nella mia testa.

Oggi, a distanza di quasi un anno dall’apertura delle iscrizioni a Business Genetics, ho fatto ciò che ogni formatore ha paura di fare.

(a breve ti sarà tutto chiaro)

Dario, io non faccio mai questa cosa, tanto la gente è stupida e non puoi basare i tuoi prodotti di formazione su questi dati”.

Questa è stata la frase che mi sono sentito dire da un grande guru della finanza quando gli ho raccontato quello che stavo per fare.

Ma esattamente, cosa stavo per fare? Semplice. Inviavo una mail chiedendo ai miei studenti di Business Genetics che risultati avessero ottenuto grazie al mio corso.

(più tardi nel corso dell’articolo ti mostro le loro risposte)

Ora, devi sapere che la maggior parte dei docenti questa domanda nemmeno se la pone.

E sai perché?

Perché è doloroso sapere che ciò che si vende non è utile, non interessa e non funziona.

Cerchiamo di essere onesti…

La maggior parte dei corsi Online non offre alcun valore.

Molte persone acquistano corsi solamente perché il rilascio di dopamina per aver “investito su se stesse” le fa star meglio. Poi però queste stesse persone finiscono per non guardare alcuna lezione.

Queste persone sono il mio nemico. Combatto da più di 5 anni per costruire corsi che la gente desideri guardare.

Su Business Genetics abbiamo investito 12.000€ di location, 10.000€ di produzione video e 3.000€ di attrezzatura solamente per registrare un corso con la stessa qualità di un documentario.

 

Questa la villa che abbiamo affittato per registrare Business Genetics, per poi scoprire che il set migliore stava nel garage:

 

Le riprese si alternano tra camera 1, camera 2, slides, lavagna. Tutto questo solamente per aumentare la probabilità che chi studia il corso non si annoi.

Sembra una stronzata? Non lo è affatto.

Non so se capita anche a te, ma sono il primo che si rompe le p***e dopo 10 minuti che guarda uno di quei corsi americani che nel 2020 sono girati ancora con qualità infima.

Prima di registrare qualsiasi corso, mi pongo sempre tre domande:

  • Per chi é questo corso?
  • Quali sono i risultati che mi pongo di far ottenere al mio pubblico?
  • Qual è il MVC (minimum viable content), ossia il contenuto minimo richiesto che devo offrire agli studenti affinché possano ottenere tali risultati?

Registrare un corso è quindi prima di tutto un lavoro qualitativo e non quantitativo.

Non si tratta di spiaccicare quanta più roba dentro una scatola, ma di offrire alle persone nel minor tempo possibile una trasformazione in linea con i loro obiettivi.

Dico sempre che prima di poter raggiungere un risultato dobbiamo prima diventare il tipo di persona che possa ottenere quel risultato.

Dobbiamo quindi intraprendere una trasformazione che ci dia gli strumenti per raggiungere i nostri obiettivi.

Ecco, un corso deve offrire tale trasformazione, deve essere il veicolo trasformativo.

I formatori hanno paura di chiedere feedback alle persone perché hanno paura di sapere che il loro corso non porta alcuna trasformazione. È pura spazzatura venduta per centinaia o migliaia di euro.

E allora che fanno? Prendono quelle poche persone insicure che gli stanno sempre attorno (attratte dal loro carisma) e gli chiedono video-recensioni per il loro corso.

Queste persone difficilmente hanno il coraggio di dire di no e quindi si prodigano a registrare la video-recensione di un corso che probabilmente non hanno ancora visto.

Il formatore ancora una volta ha gonfiato il suo ego e ha raccolto un po’ di materiale per fare Marketing.

C’è una bella differenza tra la raccolta di recensioni e la raccolta di feedback.

La raccolta di feedback è il primo strumento per la costruzione del corso perfetto.

Certo, in mezzo ai tuoi clienti troverai sempre qualcuno che parla bene di te. Il problema risiede però in quella percentuale di clienti rimanenti che non sono affatto contenti.

La raccolta dei feedback, essendo quantitativa, ti offre quindi una chiara panoramica sulla realtà dei fatti.

La parola non viene data solamente a chi ha il desiderio di ottenere l’attenzione del formatore (talvolta guru) ma a tutti coloro che hanno seguito il corso.

Prendi il mio caso.

Prima di essere un formatore sono un imprenditore e so bene che i feedback sono i dati più importanti per la costruzione di un prodotto che funzioni.

Così, ad esempio, dopo sei mesi dal lancio di Business Genetics ho chiesto quali erano i miglioramenti che avrei potuto apportare al prodotto. E diverse persone mi hanno riportato una considerazione simile a quella che vedi in questa schermata du Typeform:

 

Il 99% delle critiche erano dirette:

  • alla mancanza di case-study.
  • alla mancanza di esempi pratici.
  • alla mancanza di lezioni ancor più approdonfite sull’operatività.

Queste critiche portavano con loro un’ottima notizia: per rendere Business Genetics il miglior corso di sempre mancava un solo ingrediente: più pratica.

Il prodotto perfetto richiede un investimento, e un investimento richiede un sacrificio di breve periodo.

Così, dopo sei mesi dall’apertura delle iscrizioni a Business Genetics ho cominciato a predisporre una nuova sessione di registrazione.

Assieme ai diversi membri di Marketers Accelerator (la nostra agenzia con cui facciamo Marketing per celebrity e imprenditori), avremmo girato 50 nuove lezioni solamente dedicate alla pratica.

Di clienti ne abbiamo tanti, quindi ci saremmo dedicati alla costruzione di decine di lezioni completamente rivolte all’operatività che abbiamo svolto nelle diverse casistiche.

L’intera operazione ci sarebbe costata molto.

Tra location (villa in Sardegna) e produzione (il nostro amico Paolo Bacchi) avremmo dovuto sborsare altri 20.000€.

Qui la ricevuta della prenotazione della villa:

Tutto questo senza considerare il costo per mantenere 10 persone e uno chef dedicato in Sardegna.

Ecco Fabrizio, lo chef Marketers:

Fabrizio chef marketers

 

Non solo, continua a leggere.

Nel 2020 dovevamo lanciare un nuovo corso che si sarebbe chiamato “Marketing Accelerator”. Il corso doveva essere un concentrato della metodologia di Marketing che impieghiamo sui nostri business e sui nostri clienti.

Praticamente ciò che spieghiamo all’interno del Metodo Marketers, ma molto più approfondito.

 

Per promuovere il lancio del corso avevamo pure creato un gruppo Facebook nominato “Marketing Accelerator” che oggi conta più di novemila persone.

 

Per far iscrivere 9.200 persone abbiamo speso quasi 10.000€ in Facebook Advertising.

Anzi, Elio Amato, direttore marketing di Marketers, precisa che abbiamo speso 8.000€

 

E indovina un po’? 

Non ci sarà alcun Marketing Accelerator.

Lascia che ti spieghi…

Per poter fare le nuove lezioni integrative di Business Genetics abbiamo scelto di non fare più Marketing Accelerator ma di concentrare ogni sforzo su Business Genetics.

Tutte le lezioni che avremmo dovuto girare per Marketing Accelerator sarebbero state inserite in Business Genetics.

Incluse le lezioni sui nostri clienti come Giulia Calcaterra, Yoga Academy e tanti altri. Sarebbe finito tutto lì dentro.

Solamente così avremmo potuto costruire il miglior corso di marketing e business digitale Italiano.

Ai 20.000€ di produzione e ai 10.000€ di advertising buttati nel gabinetto andrebbe aggiunto anche il mancato guadagno che un corso come Marketing Accelerator avrebbe conseguito.

Per poter migliorare Business Genetics avremmo dovuto considerare quindi una perdita minima di 100.000€.

Questo è il genere di investimento che un info-marketer guru non farebbe mai.

Come ragiona un info-fuffa-guru?

Meglio ottimizzare un vecchio prodotto (1) o venderne uno nuovo incassando più soldi (2)?

La risposta, per la maggior parte dei formatori, è la numero 2.

Più soldi” è la risposta ad ogni cosa.

Marketers ed io crediamo invece in una società cliente-centrica: dove ogni cosa è al servizio del cliente.

Ricordiamoci che cliente, dal latino “cliens”, significa anche “protetto”.

Quindi il genere di domanda che ci chiediamo sempre in Marketers non è “quale scelta mi consente di guadagnare di più?” bensì “quale scelta mi consente di massimizzare il valore e l’esperienza del mio cliente?”.

Ricordiamoci anche che il vero guadagno di un business è dettato dal numero di clienti che continuano a ri-acquistare nel tempo, non da quanti clienti in più riusciamo ad acquisire ogni mese (anche perché i clienti non sono infiniti).

Dobbiamo pensare a esempi come Vodafone, Nike o la nostra Yoga Academy (le cui ads ogni mese raggiungono 5 milioni di persone) per renderci conto di quanto sia vero tutto questo.

Queste aziende non possono contare su nuovi lead o clienti che non conoscono il brand. Tutti (o quasi tutti) conoscono già il brand e diventa quindi di vitale importanza non compromettere la propria reputazione ed essere colui che offre più valore ai clienti per ottenere il market-share più grande.

Dobbiamo sempre ragionare in questo modo – come se i clienti non fossero infiniti – perché così facendo riporremo molta attenzione al modo in cui ci comportiamo e alla nostra reputazione.

Bastano due o tre clienti insoddisfatti per generare caos, il caso di Scarcella ne è un esempio. Non si deve mai fare marketing se manca la qualità di prodotto.

Fare un sacrificio di breve periodo per massimizzare il valore del mio prodotto e l’esperienza dei miei clienti mi consente anche di guadagnare molto nel lungo periodo.

L’infomarketer guarda al breve periodo (ed è un opportunity seeker), l’imprenditore che partecipa al mercato della formazione costruisce invece brand, ecosistemi e relazioni di lungo periodo (ed è un value-maker).

Lascia che te lo dica, questo è dannatamente importante.

Come raccogliere i feedback dei propri clienti (in maniera utile e intelligente): le recensioni di Business Genetics.

Ho cominciato questo articolo dicendo che mi sbagliavo.

Proprio così. Mi sbagliavo due anni fa quando ho detto che solamente il 5% di chi segue un corso ha risultati.

Ho scoperto di sbagliarmi proprio oggi, mentre osservavo i risultati della mia raccolta feedback di Business Genetics.

Prima che ti parli dei risultati, chiediamoci però:Come si struttura la raccolta di feedback di un prodotto?

Per ottenere feedback utili è importante fare domande sensate. Per porre le domande ai miei studenti utilizzo typeform.

Typeform è uno strumento molto utile per fare domande alle persone e raccogliere dati e risposte. Qui puoi trovare una copia del typeform che ho usato per raccogliere i feedback degli studenti di Business Genetics.

Il sondaggio è anonimo per consentire alle persone di essere quanto più cattive e oggettive possibili nelle loro risposte (se sai che sei anonimo hai meno paura di essere giudicato e sei più portato a dire ciò che pensi per davvero).

Il sondaggio è stato inviato tramite mail alla lista degli studenti di Business Genetics ed è stato pubblicato nella community di Marketers (che per ora è in beta e riservata agli studenti di Business Genetics):

recensioni business genetics

 

Come puoi vedere ho inserito una serie di domande pensate:

1 – Prima domanda: “In quale di queste persone ti identifichi di più?”

È una domanda importante perché prima di lanciare e vendere un corso posso ipotizzare quale sia il mio “studente ideale”, ma la verità è che solamente dopo qualche mese di vendite posso controllare la veridicità delle mie ipotesi.

Questi i risultati che ottenuto tra i feedback di oggi:

opinioni business genetics

Guardando questi dati mi accordo che c’è un 50% di studenti di Business Genetics che non sono imprenditori o freelancer. Quando registrerò nuove lezioni dovrò tener conto della cosa e produrre contenuti che siano validi anche per studenti, dipendenti e per chiunque stia lanciando il suo business per la prima volta.

 

2 – Seconda domanda: “Quanto fatturi ogni anno?”.

Questa domanda è ovviamente una bella chicca. Sapere che quasi il 40% delle persone fattura meno di 25.000€ l’anno ma che ha acquistato Business Genetics lo stesso significa che i miei corsi hanno una buona elasticità al prezzo e che la gente si fida di Marketers. Allo stesso tempo sapere che più del 3% degli studenti fattura oltre il milione di euro significa che dentro al corso sono entrati diversi milionari (che magari potrei segmentare e contattare più avanti per proporgli di diventare nostri clienti)

3 – Terza domanda: “Quali argomenti ti interessano di più?”.

Questa domanda è semplice quanto potente. Chiedere alle persone quali argomenti del corso gli sono interessati di più ci aiuta 1) a conoscere meglio il nostro pubblico e i suoi interessi 2) a comprendere su quale tipologia di contenuto ci dobbiamo concentrare per migliorare l’esperienza di studio del corso.

 

4 – Quarta domanda: “Quali benefici hai ottenuto da Business Genetics?”

Questa è la domanda delle domande. È il fine gara, il risultato finale, il regolamento dei conti. Qui è dove si evince se è stato fatto un buon lavoro o meno. “Quali sono le opinioni o recensioni di Business Genetics?

Se hai fatto un buon prodotto allora in questa sezione troverai soddisfazione e risultati. Oggi per me è stata una giornata di grande soddisfazione leggendo le risposte dei miei studenti. Eccone alcune:

La risposta alla domanda “Quali benefici hai ottenuto seguendo il mio corso” ha due vantaggi: 1) ti da una valutazione del lavoro svolto 2) ti offre spunti utili per lavorare sul marketing.

Un esempio? la raccolta di queste testimonianze in video. Oppure la narrazione di quelli che sono i benefici ottenuti dai membri del corso sulle proprie pagine di vendita.

5 – Quinta domanda: “Quali critiche costruttive puoi farci per migliorare Business Genetics?”

 

Questa domanda è forse la più importante di tutte. Qui dentro troverai tutto ciò che è necessario cambiare per migliorare il tuo prodotto. Non prenderti troppo male se arriva qualche critica fuori dal coro su qualcosa che tu ritieni “già perfetto” (alcuni pareri sono soggettivi).

Dai più rilevanza invece a tutte quelle critiche che tornano in maniera ricorrente. Come ti dicevo, Business Genetics ha avuto solamente qualche critica costruttiva sull’aspetto pratico di alcune cose (a cui ho già rimediato con 50+ lezioni pratiche registrate). Ecco un esempio:

Altre critiche, meno ricorrenti, possono essere invece di enorme aiuto per farsi venire nuove idee per migliorare il prodotto. Come ad esempio questa:

 

6 – Sesta domanda: “Quanto consiglieresti Business Genetics a un amico da 0 a 10?”

Questa domanda è molto importante perché ci da una chiara misura del nostro prodotto in termini numerici. Nessuno consiglierebbe qualcosa che non ha soddisfatto appieno le sue aspettative. In questo caso Business Genetics ha preso 9, che è il record di qualsiasi corso Marketers o per il quale abbia fatto consulenza (ho aiutato personalmente molte persone e consulenti a lanciare i loro corsi online). Un po’ me lo aspettavo perché è il corso in cui ho riposto più impegno di sempre nel pensarlo, produrlo, promuoverlo e migliorarlo.

 

7 – Settima domanda: “Perché consiglieresti questo corso?”

Questa domanda può aiutare la persona che ci lascia il feedback a lasciarci anche qualche altro pregio che ha riscontrato nel nostro prodotto. È senz’altro interessante per sapere se la nostra comunicazione di Marketing può essere integrata con angoli/aspetti che non c’erano venuti in mente prima.

 

8 – Ottava domanda (la più sensazionale): “Sei rientrato dal prezzo di Business Genetics?”

Per fare questa domanda ci vuole un bel po’ di coraggio e occorre fidarsi ciecamente della qualità del proprio prodotto. Devi infatti sapere che Business Genetics è in primo luogo un corso al Business: vuole farti avere una crescita nei tuoi guadagni. Quindi, detta come va detta, se non guadagni almeno quel che hai speso significa che il prodotto non ha funzionato (salvo alcuni casi di cui a breve ti parlo).

Ora… Devi sapere che sono sempre stato convinto che solamente il 5% degli studenti ottiene risultati dopo aver seguito un corso. Solitamente il motivo è semplice: la gente guarda i video (sempre che li guardi) e non mette in pratica niente di ciò che studia.

Per questo, quando ho fatto questa domanda mi aspettavo che solamente il 5% avrebbe risposto in maniera affermativa. Mi sbagliavo.

Nel report di Business Genetics è la prima volta che trovo un numero del genere: il 44% degli studenti di Business Genetics afferma di essere riuscito a ripagarsi il prezzo del corso entro un anno grazie a quello che ha imparato. Questa statistica è stupefacente.

Non solo. Ragionandoci su, ho pensato: “È normale che molti non siano riusciti a pagarselo: alcuni sono ancora studenti, altri hanno acquistato per interesse e non desiderano fare carriera. Cosa succede quindi se controllo solamente quanti imprenditori o freelancer affermano di essersi ripagati il costo del corso grazie a quello che hanno imparato?Ho scaricato tutte le risposte, le ho importate in Excel e ho controllato i risultati:

“Il 93% dei freelancer/imprenditori che hanno studiato Business Genetics sono rientrati dal prezzo del corso applicando ciò che hanno studiato.”

Tutto questo mi ha fatto venire in mente un nuovo angolo di Marketing per Business Genetics: “Business Genetics, il corso che si paga da solo“. Mica male, no? :-))

 

9 – Nona domanda (la più difficile): “Tornando indietro ri-acquisteresti Business Genetics?”

Certo è facile cercare di giustificarsi un acquisto dopo averlo fatto. Però, sotto sotto, ci sono molti acquisti che, potendo tornare indietro, non rifaremmo. Questa è una domanda tosta, di cui pochi imprenditori vorrebbero leggere la risposta.

Anche qua mi sono sopreso enormemente.

 

Il 96.4% degli studenti di Business Genetics se tornasse indietro riacquisterebbe il corso. Chi non è stato soddisfatto del corso ha potuto richiedere il rimborso entro 30 giorni.

 

È un dato incredibile di cui sono enormemente soddisfatto. Questa è una chiara indicazione della qualità di prodotto.

Ti invito a creare il tuo typeform e fare le stesse domande ai tuoi stessi clienti. Questo lavoro è straordinariamente importante per definire il futuro del proprio brand e dei propri prodotti.

In questo caso ho fatto un esempio con il mio corso, ma lo stesso sondaggio lo impieghiamo su prodotti fisici, servizi e anche post-consulenza.

Cosa ho imparato dalla vendita di un corso da 1997€?

Business Genetics è diverso dagli altri corsi Marketers. È la mia opera magna, costa parecchio (1297€ scontato al lancio) ed è un primo tentativo di vendere un corso online ad un prezzo che solitamente viene riservato a tre giornate di workshop offline.

Il mondo post-covid è cambiato tanto e la gente è sempre più attratta dalla possibilità di prendere parte da casa a dei percorsi formativi online. Possono essere seguiti dove e quando lo si desidera.

La realtà? Convengono anche. Un corso come Business Genetics contiene decine e decine di ore di lezioni. Dal vivo sarebbe una settimana di evento e, oltre a non esistere, costerebbe una fortuna tra prezzo del corso, alloggio e trasporti.

La mia idea è che ci sarà un’elasticità al prezzo sempre più alta. Le persone spenderanno sempre di più per la propria formazione online, ma ad una condizione: che il formatore sia credibile ed autorevole.

Sarà sempre più importante mostrare risultati che non siano semplicemente “guarda quanto guadagno vendendo corsi a chi desidera guadagnare vendendo corsi“.

Non solo. Dalla vendita di Business Genetics ho tratto alcune informazioni interessanti.

Business Genetics è stato il corso Marketers con la complete-ratio (tasso di completamento delle lezioni) più alto di tutti.

Per quanto sono sicuro che la qualità del corso (dai contenuti alla produzione video) faccia la differenza, sono anche convinto che un prezzo più alto sia determinante nel far sentire obbligate le persone a studiare il corso. Un corso poco costoso viene acquistato da un maggior numero di persone ma seguito da molte meno. Questo, alla fine dei giochi, significa minor impatto sul mercato e sulle vite dei clienti.

Oltre ad essere il corso più completato, Business Genetics è stato anche il corso con più “apprezzamenti”. Anche qua credo che in qualche misura, il fatto che sia stato quello più completato, ha generato anche più risposta dopaminica nella mente degli studenti che l’hanno guardato con soddisfazione.

Ci sono molte cose che vorrei dirti,

ma come al solito il tempo stringe. Ci vediamo nel prossimo post.

Un abbraccio, Dario.

Ah, no, fermi tutti!

Business Genetics è ora disponibile a questo link.

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