Il mondo sta cambiando ad una velocità vertiginosa.
Restare aggiornati, informati, è diventata molto più di una scelta: è una necessità.
È sopravvivenza.
E in un mondo dove l’informazione è ovunque ma la qualità è rara, come possiamo essere sicuri che quello che studiamo oggi ci renderà davvero pronti per il mercato di domani?
Ho deciso di scrivere questo articolo per aiutarti a rispondere a questa domanda.
Voglio condividere con te quelle che ritengo essere le mie fonti preziose di studio, di informazione.
Tutte quelle risorse, persone e pratiche che mi guidano (e mi hanno guidato) quotidianamente verso una comprensione più profonda del mercato del futuro, del business, del marketing e, non meno importante, della crescita personale.
Ti porterò nel cuore della mia routine di apprendimento quotidiano.
Ma prima di iniziare, se non mi conosci, lascia che mi presenti.
Il mio nome è Dario Vignali e sono un digital marketer e un imprenditore.
Grazie alla mia curiosità e alla mia fame di conoscenza, sono riuscito negli anni a creare e portare avanti insieme ai miei soci aziende come Marketers Company, Marketers Accelerator, Yoga Academy, Arya training, OkPartiamo e molte altre.
E credo fortemente che in parte tutto questo sia stato possibile perché in un’era di cambiamento costante, l’unica strategia vincente è la conoscenza.
Quindi se sei d’accordo con me, non perdiamo altro tempo e iniziamo!
In che modo scegliere cosa studiare ti cambia la vita
I risultati che riusciamo ad ottenere nella nostra vita dipendono in gran misura dalle azioni che riusciamo a svolgere nel corso della nostra esistenza.
E queste azioni, da cosa dipendono però a loro volta?
Dai nostri pensieri.
Il modo in cui pensiamo, che ci porta ad agire in un determinato modo e quindi a raggiungere determinati risultati.
Ma non è finita qui.
Perché ciò che pensiamo, a sua volta, dipende dalle informazioni che mettiamo all’interno delle nostre menti.
Informazioni che arrivano dalle persone che frequentiamo, dai libri che leggiamo, dai video che guardiamo.
E l’insieme di tutte queste informazioni va poi a costruire il nostro pensiero, il modo in cui vediamo il mondo, il modo in cui decidiamo di comportarci giorno dopo giorno.
Non è una cosa che ti manda fuori di testa?
A me sì.
È come se fondamentalmente il libero arbitrio non esistesse.
Anzi, forse è proprio così: il libero arbitrio non esiste.
Noi crediamo di fare ciò che facciamo perché l’abbiamo scelto, ma la verità è che semplicemente reagiamo alle informazioni a cui siamo esposti.
Ed è per questo che in Marketers abbiamo sempre puntato, prima di ogni cosa, a creare un ecosistema.
Infatti è nata la community di Marketers Pro, una community privata di Creators, Marketers ed imprenditori digitali.
È un ecosistema di crescita, in cui la formazione è potenziata da una community di nicchia.
La nostra mente durante l’infanzia
Pensa a quando eri ragazzino/a.
Si sa che la nostra mente quando siamo molto piccoli è come una spugna.
Si dice che fino ai 7 anni di età assorbe tutto ciò che vede, che sente, tutto quello che gli viene detto e insegnato.
Quindi per i nostri primi 7 anni di vita impariamo da mamma e papà, dai familiari, dai compagni di scuola o dagli insegnanti… e impariamo per imitazione.
Con l’età poi diventiamo più liberi di scegliere le nostre fonti di contenuto.
Usciamo di casa, scegliamo con chi stare, che corsi di laurea frequentare, ecc.
E tutto questo va ovviamente a darci la possibilità in qualche modo di influenzare la nostra persona.
Però alla fine nel quotidiano le cose che facciamo dipendono da ciò che crediamo, e ciò che crediamo è dettato da ciò che abbiamo scelto di assorbire in termini di informazione.
Le informazioni che studiamo creano un effetto domino
I contenuti che decidiamo di consumare, le persone che scegliamo di frequentare, creano un effetto domino.
Quando scegliamo di frequentare determinate persone, per esempio, è naturale che poi verremo esposte al loro network di amicizie, e a cascata la nostra persona diverrà simile a tutte quelle persone.
“Siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più”
Questa affermazione, di Jim Rohn, è dannatamente vera.
E forse un tempo lo era anche di più, perché oggigiorno frequentiamo più le piattaforme social che le persone.
Un tempo le persone leggevano i giornali.
Sì è vero, qualcuno guardava anche la televisione, però se guardiamo al tempo in cui è stata detta questa frase le informazioni venivano acquisite per lo più dal passaparola.
Oggi invece la maggior parte del nostro tempo lo passiamo online, ed è qui che frequentiamo persone, consumiamo contenuti e acquisiamo informazioni che andiamo a inserire nelle nostre menti.
A me questa consapevolezza affascina in maniera incredibile.
Abbiamo il potere di decidere come influenzare il nostro futuro, scegliendo a quali contenuti esporci.
Come ho cambiato la mia vita scegliendo cosa studiare
E io ho fatto esattamente questo nel corso della mia vita.
Se negli ultimi 7 anni della mia vita sono stato in grado di fondare più di 5 aziende, fatturare milioni di euro, costruire tanti progetti… tutte queste cose le devo principalmente a ciò che ho studiato.
Alle persone che ho deciso di seguire attivamente, ai miei mentori, ai libri letti e studiati.
Non fraintendermi, sicuramente anche studiare a scuola ha fatto la differenza.
Il grande problema dell’educazione scolastica tradizionale è che ci mette in uno stato mentale per cui lo studio è percepito come qualcosa di faticoso.
Qualcosa che in qualche modo va fatto per riuscire poi a trovare un lavoro, e appena lo trovi si smette di studiare.
Il modello della società di una volta richiedeva questo, alla fine: studia, studia, studia e poi fai fino alla fine della tua vita.
Oggi le cose stanno cambiando tanto secondo me, il mercato sta andando sempre più a favore di chi studia, fa e impara.
Tutti i singoli giorni.
Per scegliere cosa studiare, impara a scegliere cosa leggere e ascoltare
Viviamo in un’epoca straordinaria dove scegliere cosa studiare è diventato facile.
Non c’è mai stato un accesso alle informazioni così diffuso, così libero e così gratuito come oggigiorno.
Abbiamo la possibilità di imparare, ascoltando o leggendo, direttamente dalle grandi menti, dai grandi imprenditori, dai grandi scienziati.
Abbiamo la possibilità di farci contaminare direttamente dagli elementi più brillanti del nostro secolo.
A me questa cosa fa impazzire!
Ogni tanto mi ritrovo in preda a una specie di FOMO a pensare a quanta roba buona c’è online e che magari non avrò mai il tempo di leggere e studiare.
Là fuori c’è un’opportunità alla portata di tutti che è qualcosa di incredibile.
Basta una connessione internet.
È anche vero che in tutto questo grande mare di informazioni accessibili a tutti, il rischio di ritrovarsi a leggere o ascoltare “fuffa” è dietro l’angolo.
Io ne ho trovata tanta negli anni, ma pian piano sono riuscito a individuare quelle che per me sono le fonti più autorevoli, da cui assorbisco più che posso ogni giorno.
E ora le condividerò con te.
Partiamo da ciò che leggo.
Per me la lettura è sempre stata una cosa dannatamente importante.
Ma è altrettanto importante non dedicarsi solamente alla lettura di quei libri che trattano quello specifico tema che ci interessa.
Ora ti spiego perché.
I libri mi hanno cambiato la vita, sono la fonte principale di informazione da cui ho attinto soprattutto in gioventù.
Una delle cose che più mi ha ispirato e mi ha aiutato quando ho cercato di inventarmi un mestiere, quello del digital marketing, è stata leggere le storie altrui.
Le biografie
Le biografie riescono a darci un assaggio di quello che può (e dovrebbe) essere un percorso non ordinario.
Un percorso straordinario.
Non prendiamoci in giro: se vogliamo avere grandi risultati nella nostra vita non possiamo fare quello che fanno tutti.
Farlo, ci porterebbe solo alla mediocrità.
Dobbiamo invece studiare storie non ordinarie di persone non ordinarie, che hanno avuto percorsi che le hanno portate a raggiungere obiettivi e risultati che le altre persone non raggiungono.
Un altro modo per catapultarsi nella vita di qualcun altro, in una nuova realtà, è leggere i romanzi.
I romanzi
Cavolo se sono importanti i romanzi.
Purtroppo nel mio settore, quello del business, non se ne parla abbastanza perché sono tutti in fissa con questi grandi saggi del marketing e si perde un po’ l’importanza di leggere i romanzi.
Romanzi di spessore, di storie realmente accadute o anche che non sono accadute.
Impersonificarsi dentro al protagonista e creare una trama emotiva.
Ti sembra di vivere una nuova vita, ti metti nei panni di un protagonista che sta vivendo una vita diversa dalla tua.
E per il cervello non è facile creare differenze tra la realtà vera, la tua, e ciò che prova e vive leggendo la storia di qualcun altro.
Quindi leggere un romanzo molto spesso significa accumulare e vivere esperienze con la mente, questo arricchisce non sai quanto anche la tua creatività.
Ma dai libri, passiamo ora a ciò che leggo quotidianamente: le testate giornalistiche.
Le testate che leggo di più
Una cosa che secondo me in italia non prendiamo in alta considerazione a sufficienza, soprattutto tra i giovani, sono le riviste e il giornalismo di alto livello.
Il fatto è anche che in Italia di giornalismo di altissimo livello se ne trova poco.
E soprattutto lo trovi su delle testate molto famose, dove certo c’è qualche pezzo ottimo che purtroppo poi si perde in un ecosistema dove ci sono una valanga di articoli di pessimo livello.
Quindi io leggo molto le testate americane.
Se conosci l’inglese, ti suggerisco questi due giornali, che sono le mie fonti principali:
- The Atlantic
- The Economist
Il primo, è il mio preferito in assoluto.
Quando voglio leggere qualcosa di piacevole, utilizzo questo.
All’interno scrivono tanti giornalisti di enorme talento e gli argomenti spaziano dalla tecnologia alla salute mentale e al benessere, ecc.
Veramente scritti molto bene.
Una cosa che apprezzo di questo tipo di riviste è che molto spesso trovi degli articoli approfonditi che riescono a dirti in meno parole le stesse cose che potresti imparare in un libro di 200 pagine.
Il secondo giornale che mi piace leggere è The Economist.
Fantastico per capire la macroeconomia, i mercati, ma anche la direzione del mondo in generale.
Quali sono i rapporti causa-effetto tra tutti gli eventi che in qualche modo ci circondano e che influenzano non solo i mercati ma anche il nostro futuro.
The Economist è davvero una delle migliori testate, scritta da autori straordinariamente bravi.
Poi leggo anche altre riviste simili, ma se non hai l’abitudine con questa tipologia di letture, ti consiglio senza dubbio di iniziare da queste due.
Ma terminiamo con la parte di lettura e passiamo ai podcast.
I podcast che ascolto di più
I podcast soprattutto negli ultimi anni hanno avuto un incremento incredibile.
Soprattutto in quantità.
Io solitamente per consumare i miei podcast utilizzo Spotify, dove tra l’altro trovi anche il mio podcast e quello di Marketers.
In ogni episodio cerchiamo sempre di dare consigli, suggerire strategie e parlare quanto più possibile di case–studies che meritano di essere conosciuti e studiati.
Se ti va di darci un ascolto ti lascio qui i link:
Per quanto riguarda quelli che ascolto io, beh… sui podcast che ascolto potrei dedicare un articolo intero.
Uno dei miei preferiti è sicuramente Huberman Lab.
Andrew Huberman è un ricercatore e biohacker della Stanford University.
È un’enciclopedia vivente di informazioni su come funziona il nostro corpo e la nostra mente.
Parla di cose davvero interessanti e dà consigli utilissimi su come ottimizzare il corpo, la produttività, la crescita muscolare e molto altro.
E il bello è che lo fa in una maniera talmente semplice, anche se tratta argomenti davvero complicati.
Un altro podcast che amo profondamente è quello di Joe Rogan.
Forse è il mio preferito in assoluto.
Ci sono delle interviste fantastiche a dei personaggi incredibili, con delle storie incredibili.
Ma soprattutto c’è una quantità di materiale infinito.
Infatti spesso quando mi va di ascoltarlo vado su google e cerco: “best of joe rogan” e mi vado ad ascoltare quelli che mi sembrano più interessanti per me.
Ultimo podcast, ma non per importanza: The Knowledge Project.
Straordinario.
Questo è un podcast di grandissimo spessore.
Si parla di mental models, pensiero critico, bias cognitivi, ecc.
Un podcast capace di portare al tavolo degli ospiti straordinari e tirargli fuori dei pensieri e dei ragionamenti di altissimo livello.
Scegliere di studiare l’inglese sarà la tua carta vincente
Voglio chiudere questo articolo con un breve disclaimer.
Sono stato sincero, vi ho parlato delle mie fonti principali di informazione, ma capisco che sia frustrante perché c’è una grande percentuale di persone che non ama consumare contenuti in inglese.
Per due principali motivi:
- Non sanno l’inglese.
- Sanno l’inglese ma non sono disposti a fare quella fatica in più che richiede ascoltare o leggere contenuti in una lingua diversa dalla propria.
Questa cosa mi fa arrabbiare terribilmente.
Il fatto è che le fonti americane, sono al momento la miglior fonte di informazioni.
Di informazioni di qualità.
Impegnarsi ed esporsi a queste fonti, studiando e capendo l’inglese, sarà la competenza che farà la differenza.
L’inglese è uno strumento essenziale.
Per me è una delle competenze che non puoi non avere se vuoi affrontare il tuo futuro senza alcun timore.
Ne ho scritto approfonditamente in un articolo che ho scritto qualche mese fa, dove parlo di questa competenza e di altre molto importanti.
Clicca qui se vuoi approfondire e leggere l’articolo.
Conclusione
Arrivati a questo punto, spero di averti trasmesso non solo l’importanza critica di scegliere con cura ciò che nutre la nostra mente, ma anche l’entusiasmo per l’apprendimento.
A me ha trasformato la vita e ti garantisco che se fatto nel modo giusto, ha il potere di cambiare anche la tua.
Oggigiorno non puoi più solo sopravvivere, ma eccellere.
Studiare nuove cose, ogni giorno, è il fondamento su cui puoi costruire un futuro di successo.
Non lasciare che la comodità dell’abitudine ti freni.
La vera rivoluzione inizia dalla tua decisione di esplorare, imparare e crescere.
Un abbraccio,
Dario