Come fare link building: la guida di un esperto SEO alle strategie avanzate

come fare link building

In questo post scoprirai cos’è il link building e come fare Link Building.

Le strategie contenute in questo articolo di permetteranno di raggiungere risultati dannatamente strabilianti in brevissimo tempo.

Smettila di sognare aumenti di traffico del 300% sul tuo blog o sul tuo sito web! Incolla il culo alla sedia, leggi questo post e inizia a macinare risultati. A partire da oggi il traffico non sarà più un problema.

Sei pronto? Si comincia.

Questo guest post è offerto da Roberto Mazzanti, esperto di SEO e tecniche di BlackHatSeo.

Diverso tempo fa ho ricevuto un attacco di Negative SEO a spese della qualità dei backlinks al mio blog.

Mi trovavo a Hong Kong quando ho ricevuto un email da Roberto dove mi avvertiva dell’attacco.

Roberto ha scoperto l’attacco grazie ad uno strumento di Backlink Analysis mentre si faceva i ca**i miei (per fortuna che se li stava facendo!) ed è stato così straordinariamente gentile da avvertirmi.

Assieme abbiamo poi elaborato una strategia difensiva che mi ha permesso di resistere all’attacco fino a questo momento.

Oggi sono felice di ospitare Roberto qui sul blog con un fantastico guest post e – ovviamente – non posso che raccomandarti di seguire il suo corso seo.

Buona lettura!

L’ABC della SEO? Non è sufficiente

Hai creato un sito internet interessantissimo. I contenuti sono di una qualità eccelsa. Hai anche seguito tutto ciò che i guru della SEO ti hanno detto: i titoli degli articoli hanno il tag <h1>, sono lunghi e ben sviluppati, ci sono almeno 3/4 immagini e magari anche un video.

Hai aggiunto il sito alla Search Console e hai messo il tracking code di Analytics per sapere quanta gente lo visita.

Passano 15 giorni, 1 mese, 3 mesi e… Non succede niente! Come nell’amore, ti è capitata la cosa peggiore che può accadere durante la costruzione ed il lancio di un sito web: la totale indifferenza dell’altra parte.

Per fortuna non sono esperto in temi coniugali (non credo che esista qualcuno esperto), quindi oggi ti spiegherò come fare link building ed evitare che il tuo sito passi inosservato al mondo.

Cos’è la link building (o come dare una spintarella al sito)

Hai presente quando, nei film, c’è la tipica scena dove ci sono varie reclute in fila davanti ad un sergente (quasi sempre cattivissimo) che dice qualcosa del tipo:

Chi si offre volontario per svolgere il compito xyz?

In quel momento c’è sempre una recluta che ne spinge un’altra e gli fa fare un passetto in avanti che, inevitabilmente, lo porta ad essere scelta per il compito.

Ecco, la link building è esattamente questo: in un mondo di grigiore dove tutti sono uguali, ti dà la spintarella per fare in modo che il sergente (cioè Google, che è effettivamente cattivissimo :D) ti scelga per entrare nell’Olimpo, ossia la prima pagina del motore di ricerca.

In cosa consiste la link building?

come si fa link building per essere primi su googleRiassumendo per semplicità, la link building consiste nel creare artificialmente alcuni link (chiamati backlink) su altri siti web che puntino al nostro.

Semplice no? Mi spiego meglio, andiamo per parti.

Prima domanda: In base a cosa Google decide se la nostra pagina è tra i primi risultati che fa vedere a chi cerca qualcosa sul suo sito?

Risposta: In base a un algoritmo. L’algoritmo prende in considerazione innumerevoli fattori per decidere quali siti devono essere tra i primi e quali no. I fattori più importanti sono il numero e la qualità dei backlinks.

Seconda domanda: Perché decide così?

Risposta: Pensaci per un momento. Internet è come la vita reale. Molte volte vai a vedere un film perché alcuni amici te lo hanno consigliato no? O compri quel pc perché un’amico smanettone ti dice che è quello che fa per te…

Google ha pensato di fare la stessa cosa su internet. Il concetto è semplice: più siti “consigliano il tuo” (mettendo un link che porta alla tua pagina) e più è probabile che il tuo sito sia un gran bel sito e che quindi meriti di stare nella prima pagina.

La domanda del milione: Ma allora si tratta semplicemente di fare un sito che apporta valore aggiunto e sarà il primo no?

Risposta: Sì e no. Google, nella sua innocenza, ha creato un’arma a doppio taglio.

Alcuni siti internet possono creare un link che porti al tuo perché ritengono che il tuo sito sia interessante, lo fanno quindi in buona fede.

Alcuni siti invece possono essere pagati per mettere un link che porti al tuo. In questo caso il posizionamento su Google si è trasformato in un business.

Un altro caso è invece il nostro in cui, come proprietari di una pagina, creiamo da soli i link in altri siti.

Una (ultima) domanda innocente: Quindi se faccio tanti link su altri siti che portano al mio, scalerò la classifica su Google senza problemi!

Risposta: No. Quello che otterrai sarà di essere bannato e il tuo sito si posizionerà più o meno nella pagina 100 del motore di ricerca.

Google ha preso delle contromisure perché sa perfettamente che ci sono delle persone che stanno creando dei link “artificiali” per posizionare meglio il proprio sito. Quello che bisogna cercare di fare è di non dare troppo nell’occhio e aggiungerli secondo un metodo e dei tempi ben precisi.

Ma veniamo ora alla strategia di link building che mi ha dato i migliori risultati.

Ne ho provate molte altre, ed oltre il 60% non mi hanno dato i risultati sperati. Con questa però, ho avuto il 100% di successo, arrivando alla prima pagina di Google in 2 o 3 mesi in modo naturale.

E ancora oggi i miei siti sono nella top 5.

Prima di cominciare un po’ di terminologia per chi fosse alle prime armi:

  1. Money site: è il nostro sito, o il sito che vogliamo posizionare meglio.
  2. Pagerank: un altro algoritmo di Google che assegna un “voto” a ogni pagina di internet. Oggi un po’ in disuso.
  3. SERP: o Search Engine Results Page, sono le pagine di risultato che il motore di ricerca restituisce quando cerchiamo qualcosa.
  4. Tier 1, 2, 3: sono i differenti livelli di backlinking. Il Tier 1 è rappresentato dai backlinks che vanno dritti verso il money site. Il Tier 2 invece sono i backlinks che puntano ai link creati nel Tier 1 e così via.

Come Fare Link Building

Primo livello o Tier 1

linkbuilding come fareCome forse già saprai, questo è il livello più vicino al money site, quindi è anche quello più pericoloso e che va curato alla perfezione.

Personalmente questo livello lo realizzo a mano.

Lo so, è laborioso, noioso, ed esistono programmi per crearlo automaticamente: ricorda però che quest’articolo è per fare un backlinking sicuro, a prova di cambio d’algoritmo di Google, quindi ti assicuro che è meglio farlo a mano ;).

Vediamo quali sono i passi per fare link building:

  • Preparo 20 articoli di più di 600 parole
  • Creo 20 links nei principali siti 2.0
  • Creo 2 links in siti internet che trattano lo stesso argomento del money site (con un pagerank almeno pari a 6) Esempio: commenti sui blog
  • Altri 4 links in siti internet che trattano lo stesso argomento del money site (con un pagerank almeno pari a 4)
  • Altri 4 links in siti internet che trattano lo stesso argomento del money site (con un pagerank almeno pari a 2)
  • Carico un pdf in oltre 15 siti per condividere documenti, utilizzando lo stesso utente. (Il backlink è nell’utente stesso)
  • Creo 40 backlinks in alcuni social networks meno affollati come quelli creati con Jcow ad esempio
  • Creo 30-50 post nei siti di bookmarking più famosi (ad esempio, digg, delicious, reddit, etc…)
  • Creo 400 links nei social più famosi (twitter, facebook, myspace, pinterest…)
  • Creo 20 profili reali in alcuni siti internet con un pagerank superiore a 8
  • Faccio 4 recensioni su siti che trattano dello stesso argomento del money site
  • Carico 4 video nelle più famose piattaforme online (youtube, vimeo, etc…)
  • Creo un blog su blogger, wordpress, tumblr, weebly, squidoo e creo 4 articoli per ognuno

Come puoi vedere si tratta di un Tier 1 piuttosto esteso e di qualità. Non commettere l’errore di fare tutto contemporaneamente: prenditi 1 mese circa per completare il tutto.

guida al link building off page optimization

Secondo livello o Tier 2: puoi cominciare a usare programmi a pagamento o servizi esterni

Per questo compito, che è quello di creare molti link che puntano alle pagine create nel Tier 1, puoi utilizzare programmi o servizi a pagamento reperibili nella rete. Quello che devi creare sono:

  • 800 links in web directories
  • 1500 links in pagine “wiki”
  • 8000 links al mese nei social networks
  • 100 links in siti internet 2.0
  • 1.000 links nei commenti di blogs con un pagerank di almeno 1

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Terzo livello o Tier 3 (solo se necessario)

Il Tier 3 lo creo solo se, quando sono passati 2 mesi dalla creazione del Tier 2, il money site non è ancora posizionato bene nella SERP. In questo caso creo:

  • 200.000 commenti su blog.
  • 50.000 utenti nei forum

Conclusioni

cos'è il link building e come funziona
La SEO è un’arte. Un’arte pericolosa. È il gioco del gatto (Google) con il topo (tutti gli altri).

Fino a qualche anno fa si potevano usare parecchi trucchetti per posizionare i propri siti internet e Google non se ne rendeva conto.

Purtroppo (o per fortuna come direbbe Dario visto che i primi sono i migliori e non quelli che sanno i trucchetti hehehe) oggigiorno, con i cambi d’algoritmo che ci sono stati, non si può più fare qualsiasi cosa.

Il mio consiglio è quindi di andarci piano, e affidarsi sempre a qualcuno che ha già esperienza. Costerà di più rispetto a far tutto da soli, questo è ovvio. Considera che il budget per fare da solo la link building che ho spiegato sopra è di circa 100$.

Una campagna SEO di questo tipo ti può costare 10 volte di più. Ne vale la pena, perché non c’è nulla di più inutile oggi che avere un sito internet fantastico, posizionato nella seconda pagina di Google.

Spero ti sia piaciuto l’articolo: se cerchi qualcosa di simile su internet in italiano difficilmente la troverai.

Se t’interessa scoprire di più sulla SEO e sui trucchetti per dare una “spinta” al tuo sito, puoi seguirmi su viveredirete.com.

Roberto Mazzanti.

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Dario Vignali

Ciao sono Dario! Ho fondato Marketers e altre aziende digitali mentre viaggiavo per il mondo.

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