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Creare un business milionario: ecco come ho fatto (da zero)

15 min

Come si diventa milionari in meno di un anno?

Gli alieni esistono?

Come si crea un business da un milione di euro con la propria ragazza?

Alle prime due domande ti rispondo subito: non ne ho idea.

Alla terza domanda invece so risponderti.

In questo articolo infatti ti racconterò come ho creato un business da più di un milione di euro l’anno da zero insieme a Denise, la mia ragazza. 

Nel corso dei prossimi paragrafi scoprirai le tecniche, le strategie e le decisioni che ci hanno consentito di portare Yoga Academy Srl al milione di fatturato. 

Prima di iniziare, se non mi conosci mi presento: sono Dario Vignali, co-fondatore di Marketers (la più grande e importante community italiana per imprenditori, aziende e giovani rivoluzionari che desiderano lanciare o scalare business digitali) e di altre aziende.

Bene, siamo pronti? 

Iniziamo.

La nascita di Yoga Academy: quando e come è arrivata l’idea

Già nel 2018 ho fatto un video in cui raccontavo come avevo creato un business da 150.000 € alla mia ragazza.

Ero stato fortemente criticato da molte persone, mi dicevano che era impensabile che tutto quello che raccontavo fosse vero.

Mi dicevano che era impossibile costruire un business in quel modo e che gli utili sicuramente non erano sufficienti per arrivare fin dove siamo arrivati.

Breve disclaimer: fa bene ogni tanto non credere a tutto ciò che si vede e si sente, ma è anche vero che bisogna imparare a sviluppare un pensiero critico.

Impariamo a capire se le cose che ascoltiamo sono vere o meno.

Ti do un consiglio: quando senti parlare di business, imprenditori, ecc. vai sempre a cercare i loro bilanci online, sul registro delle imprese italiane.

Puoi tranquillamente scaricare i bilanci di qualsiasi SRL e scoprire così se i fatturati che dichiarano sono realistici e veritieri.

Questo qui sotto, per esempio è una parte di quello di Yoga Academy

bilancio-2021-yoga-academy-srl

Ma torniamo a noi e iniziamo a parlare di Yoga Academy facendo un piccolo recap di tutto quello che è successo dal 2016, quando ho conosciuto Denise, ad oggi.

All’epoca prima di conoscere Denise io praticavo già yoga e Denise aveva già un blog prima di conoscere me, quindi stava già muovendo i primi passi nel mondo del digital marketing.

Ci siamo conosciuti e siamo andati a vivere insieme a Barcellona, la nostra città preferita in Europa.

Il problema di Denise è che facendo l’insegnante di yoga non poteva viaggiare molto, perché quando si dipende da un lavoro fisico come il suo in quel momento diventa difficile prendersi un mese di tempo, o più, per andare in giro per il mondo.

Eppure viaggiare era la più grande passione di entrambi.

A un certo punto, ispirato dalla mia stessa esperienza con Marketers, dissi a Denise: “ma perché non fai una scuola di yoga online?

Oggigiorno una cosa di questo tipo sembra estremamente lampante, chiara, semplice.

Ma all’epoca nessuno l’avrebbe mai fatto, perché non sembrava una cosa davvero sostenibile nel tempo.

Tante delle persone che oggi stanno provando a fare una scuola di yoga online, sono le stesse che in quel momento criticavano la scelta di Denise perché dicevano che era impossibile insegnare lo yoga online.

Per me è stata anche una grande avventura, perché quando nella vita si intraprende un percorso come il mio nel Digital Marketing, ogni tanto da imprenditore arriva quella piccola vocina nel cervello che mi dice: “saresti in grado di rifare quello che hai fatto?

All’epoca avevo già fondato Marketers e fatturato diversi milioni, ma l’idea di creare una nuova azienda innescava diverse domande…

È stata una botta di fortuna? O effettivamente ho delle competenze che oggi mi darebbero la possibilità e la capacità di rifare quella stessa cosa che ho fatto su altri mercati e altri clienti?”

È stata una sfida intellettuale.

Come abbiamo strutturato il business partendo da zero

Ovviamente si trattava di una scuola online, quindi ci serviva un sito web.

Per costruire il sito web di Yoga Academy abbiamo utilizzato wordpress, quindi una piattaforma molto semplice da utilizzare per questo scopo.

home page yoga academy

Poi ci serviva però un back-end (in termine tecnico), ovvero un’altra piattaforma dove le persone potessero:

  • iscriversi
  • loggarsi
  • consumare i contenuti

Abbiamo utilizzato Teachable, una piattaforma che consente a chiunque di costruire il proprio corso online, venderlo, accettare nuovi iscritti e ottenere facilmente i pagamenti.

Quindi invece di spendere cifre astronomiche in un sito web ad hoc sviluppato da un programmatore, abbiamo deciso di utilizzare teachable e costruire la nostra scuola gratuitamente.

Come lanciare un business senza soldi (le nostre strategie)

Non partivamo con molte risorse, avevamo circa 2.500 € a disposizione.

Denise non voleva che io investissi i miei soldi e io, a mio modo, non avevo alcun interesse nel chiedere ai miei soci e a Marketers di utilizzare una parte del budget per permettermi di creare un business con la mia ragazza.

Quindi abbiamo deciso di farci tutto da soli.

Denise si sarebbe occupata di registrare i video delle lezioni di yoga e io invece avrei iniziato ad imbastire tutta la parte del marketing.

Le tecniche usate per pianificare il lancio

Fondamentalmente al tempo utilizzavamo una strategia di marketing che aveva a che vedere con i gruppi Facebook.

L’obiettivo era costruire prima un gruppo molto popolato, dove l’insegnante poteva dare valore gratuitamente alla propria community e poi dopo davamo la possibilità alle persone di poter acquistare dei prodotti a pagamento o l’iscrizione alla scuola.

Era esattamente la stessa strategia che anni prima mi aveva consentito di costruire Marketers.

Tra l’altro, è una tecnica che ancora oggi utilizziamo con la maggior parte dei nostri clienti creators, celebrity e imprenditori.

Ed è la stessa strategia che viene utilizzata anche, per esempio, nelle app.

Se ci pensi bene oggi i software o i tool tendono a offrire una prima esperienza, una versione gratuita del prodotto, per poi vendere una versione premium a pagamento.

Come abbiamo portato le persone ad iscriversi al gruppo facebook?

La maggior parte dei soldi li abbiamo spesi in Facebook Ads.

Vuoi imparare a fare yoga? Iscriviti a questo gruppo. 

Ogni giorno pubblichiamo lezioni e consigli per aiutarti ad imparare a praticare yoga.

Anche qua devo fare un doveroso disclaimer: la nostra fortuna è che avevamo le competenze per fare ciò che abbiamo fatto.

Tante persone desiderano replicare un modello come quello di Yoga Academy senza alcuna competenza, rivolgendosi semplicemente alle agenzie per ottenere preventivi da 10.000 / 15.000 €, senza sapere cosa stanno davvero comprando.

Quello che suggerisco sempre io è: se vuoi fare l’imprenditore digitale devi comprendere il mercato digitale.

Devi imparare.

Devi studiare. 

Devi ottenere delle competenze.

Queste ultime sono necessarie prima di tutto per fare in prima persona e in secondo luogo qualora tu volessi delegare, sono necessarie affinchè tu possa riuscire a capire che cosa ti stanno vendendo e se la qualità di ciò che viene fatto rappresenta ciò che volevi.

14.000 € di fatturato al primo giorno: riflessioni

Arriva il primo giorno di lancio e facciamo 14.000 €.

Questa cifra, per quanto secondo le mie stime avremmo dovuto arrivarci, andava ben oltre le aspettative o l’obiettivo che ci eravamo dati.

Il sogno per me e Denise era riuscire a raggiungere almeno i 2.000 € al mese, in modo che per lei questo diventasse un side job, un business laterale che gli consentisse di viaggiare.

Quei 14.000 € non erano soldi che riguardavano un acquisto una tantum, ma erano invece il derivato di iscrizioni mensili da parte delle persone.

Quindi se avessimo lavorato correttamente, da lì in poi, avremmo potuto farli ogni mese, mese dopo mese.

Senza contare che lavorando bene, avremmo aumentato il numero di iscritti, arrivando a guadagnare molto di più.

Nel giro di un anno abbiamo portato Yoga Academy da 14.000 € al mese a 150.000 € all’anno, che è sicuramente una cosa enorme, ma poi trasformarlo da un semplice info prodotto a un vero e proprio progetto imprenditoriale è tutta un’altra storia.

C’è una grande differenza tra il fare un unico prodotto o strutturare un qualcosa che in qualche modo ricordi la fisionomia di un progetto imprenditoriale.

E noi non volevamo che Yoga Academy rimanesse solo un info prodotto.

Da corsetto a business: la roadmap che devi seguire

La prima cosa che ho fatto è stata andare dai miei soci.

Non prendiamoci in giro, Yoga Academy non era più un progettino che avrei potuto gestire in prima persona.

Anche perché in quei mesi in cui abbiamo fatto il lancio, io avevo tolto attenzione a Marketers e non potevo certo continuare in questo modo, sperando che la mia prima azienda continuasse ad andare bene.

Sono andato quindi dai miei soci e ho detto: “ragazzi, vi ho dimostrato che Yoga Academy è un progetto che funziona, prendiamolo come cliente. Può diventare un cliente di Marketers.

Abbiamo quindi costruito la società Yoga Academy Srl, di cui siamo diventati soci al 50% con Marketers Accelerator, la nostra agenzia di marketing.

Ovviamente Denise era il volto, l’imprenditrice a capo di Yoga Academy.

Denise Dellagiacoma Yoga Academy

I 5 step (necessari) che hanno portato Yoga Academy a diventare una vera e propria azienda

Vediamo, dunque, quali sono stati gli step necessari per portare questo business a diventare una vera e propria azienda strutturata.

1. Come abbiamo investito nel branding (migliorando l’identità)

La prima cosa che abbiamo fatto dopo aver creato la società è stata andare dai ragazzi di Onlab, la nostra agenzia di branding.

Abbiamo deciso di investire dei soldi, circa sui 17.000 €, per costruire un’identità molto forte.

Qualcosa che fosse caratterizzante, riconoscibile, volevamo che l’identità di Yoga Academy avesse appeal e diventasse memorabile per le persone.

E ci siamo riusciti.

Il brand oggi è molto identificativo nel suo profilo instagram, nel suo sito web, è molto evidente come giochiamo con una palette di colore ben definita.

Come abbiamo strutturato il brand su un’identità grafica che ha a che vedere con la natura, l’archetipo del viaggiatore, dell’angelo custode.

Secondo me, un lavoro fatto davvero bene.

2. Come abbiamo coinvolto media e giornali

Il secondo investimento che abbiamo fatto, circa qualche decina di migliaia di euro, è stato nell’ufficio stampa.

Questo almeno all’inizio è molto importante perché ci consente di raggiungere i giornali, i media.

Ci permette di acquisire autorevolezza sul mercato.

Alla fine, se ci pensiamo, quando il consumatore cliente deve scegliere un prodotto tra la moltitudine di quelli che ci sono, ha bisogno delle cosiddette shortcut, ovvero delle scorciatoie mentali.

In questo modo le persone sono portate a preferire nel giro di pochi secondi o pochi minuti di ricerca online un prodotto rispetto all’altro.

Il design per esempio è uno degli elementi principali, ma poi arriva subito la fama, la popolarità.

Cos’ha detto Forbes, cosa ha detto La Repubblica, ecc. 

Tutte queste cose insieme creano il grande aggregato del marketing delle percezioni.

Il lavoro dell’ufficio stampa in realtà è un lavoro che chiunque potrebbe farsi da solo, ma ovviamente quando si ha un’azienda diventa impensabile.

Molto spesso gli uffici stampa hanno ottime relazioni con i giornalisti, quindi quello che fanno è raccontare la storia del tuo prodotto e della tua azienda a quanti più giornalisti possibile, e quelli che trovano interessante la storia decideranno di parlarne all’interno dei loro giornali.

3. Come abbiamo fatto influencer marketing a costo zero

Ecco il terzo investimento che abbiamo fatto per aumentare la brand awareness di Yoga Academy.

Oggi all’interno dell’azienda abbiamo un’intera division dedicata al mondo influencer, che non sono per forza solamente content creator o youtuber.

Ci sono per esempio anche giornalisti di fitness e di benessere.

Quando facciamo gli eventi di Yoga Academy invitiamo quindi tutte queste persone a partecipare per aumentare l’amplificazione del nostro prodotto, del nostro messaggio, di ciò che le persone potrebbero dire di bello riguardo all’esperienza vissuta con noi.

4. Come abbiamo speso (o buttato) 40.000 €

L’investimento successivo, e parliamo di circa 40.000 €, è stato per lo sviluppo di un’applicazione mobile.

In realtà in questo caso ti parlo di uno sbaglio che abbiamo fatto.

Se dovessi tornare indietro forse ritarderei ancora di più lo sviluppo di un’applicazione mobile.

Il nostro errore è stato quello di non partire dai dati, non abbiamo avuto il tempo di analizzarli.

Abbiamo speso un sacco di soldi per poi scoprire dopo che le persone amavano praticare yoga con il proprio pc o iPad, che consente comunque di navigare sul sito web.

Del resto se ci pensiamo, un telefono non è facile da mettere per terra senza un supporto, quindi non è molto conveniente allenarsi o praticare yoga appoggiandolo semplicemente per terra.

Ovviamente non sto dicendo che tornando indietro non farei l’applicazione, ma solo che non è una cosa a cui dare troppa importanza se non abbiamo i soldi per farla, se non abbiamo la capacità di metterci lì e dedicare del tempo all’analisi dei dati.

5 . Tecniche di customer care per Business di successo

Un altro investimento enorme che abbiamo fatto, questo davvero fondamentale, è stato quello sul customer care.

Non è stato un investimento solo in termini economici in questo caso, ma anche proprio di impegno nel cercare di fare un ottimo lavoro, di utilizzare gli strumenti giusti e di ricercare le persone giuste.

Bisogna cercare di trovare persone che in qualche modo abbiano un’affinità al progetto imprenditoriale, che quando rispondono ai clienti ci mettano quel grado di impegno nell’aiutare sinceramente la persona che è dall’altra parte.

Non si deve trattare solamente di chiudere un ticket, una segnalazione.

Si tratta di riuscire a migliorare l’esperienza e la vita di una persona che sta cercando di utilizzare il nostro prodotto.

Si tratta di lasciare impressa l’esperienza che la persona ha avuto con il nostro brand.

Come reinvestire i guadagni per crescere

Nel 2020 abbiamo fatto un sacco di soldi.

È una bellissima notizia, certo, ma in Italia questo ti mette anche nelle condizioni di doverci pagare sopra molte tasse.

Allora quando ti trovi nella situazione, con il tuo business, di fare tanto utile devi iniziare a chiederti:

  • Voglio fare tanti soldi, portarmeli fuori e pagarci un sacco di tasse?
  • Voglio, come imprenditore, continuare a investire nel lungo periodo?

Entrambe le opzioni sono valide, ma tutto sta in ciò che vuoi tu come imprenditore.

Perché indubbiamente puoi goderti i soldi guadagnati, ma dall’altro lato puoi continuare a difendere la tua posizione dominante in quello specifico mercato.

Noi, abbiamo scelto di reinvestire, facendo un grande lavoro di marketing.

Perché dovevamo concentrarci (anche) offline

Ti dico la verità: il fatturato, i numeri di Yoga Academy, avrebbero permesso tranquillamente a Denise di smettere di insegnare.

Ma una delle cose di cui sono più fiero di lei è che continua ad essere appassionata allo yoga.

Non è solo il suo lavoro, è la sua più grande passione.

In più, non ama solamente praticare la disciplina, ma anche insegnarla.

Per questo ha deciso di continuare a farlo organizzando dei retreat fisici, che parliamoci chiaro, dal punto di vista economico sono solo una perdita di tempo.

Fare tanti retreat per un’azienda strutturata come questa è un costo molto importante che difficilmente ti permette di fare margine.

Quando decidi organizzare dagli 8 ai 10 retreat ogni anno, che significa viaggiare da una parte all’altra dell’Italia o dell’Europa, tutto diventa un costo da sostenere.

Un costo economico ma anche un costo dello stress.

Ma se vogliamo costruire una relazione tra brand e le persone che seguono il brand, dobbiamo fargli vivere un’esperienza.

Quando una persona partecipa a un retreat, conosce veramente Denise, pratica veramente yoga in un contesto che ti aiuta a innamorarti della disciplina e conosce altre persone.

Si crea una community.

Uno dei più grandi eventi che abbiamo organizzato è sicuramente il Kalemana Festival.

Kalemana Festival

Ci è costato veramente un’infinità di soldi, circa 150.000 €, perché quando facciamo le cose vogliamo farle bene, vogliamo che siano memorabili.

E di questi soldi investiti, ne abbiamo guadagnati molti di meno.

Però tutti i soldi che perdiamo oggi non sono soldi persi davvero, sono un investimento nel lungo periodo, che ci permette di rafforzare la community e di far vivere un’esperienza indimenticabile alle persone.

E permette anche noi come brand, come azienda, di conoscere la nostra community.

Di conoscere le loro credenze, i loro valori, e questo è ciò che conta.

La super campagna O.O.H

Un altro investimento, anche questo molto costoso, ma che ci ha permesso di fare uno dei lanci più performanti nella storia di Yoga Academy è stato quello di fare una campagna Out Of Home (OOH) a Milano.

Campagna OOH Yoga Academy

Che significa Out Of Home?

Non è altro che un termine di marketing che serve a definire una campagna pubblicitaria promozionale di banneristica offline.

Quindi quello che abbiamo fatto è stato ricoprire i luoghi principali di Milano con dei banner di Yoga Academy.

Questa stessa strategia tra l’altro l’ha utilizzata anche AirBnb quando è nata e consiste nel cercare di convogliare tutto il proprio marketing all’interno della città più importante per il proprio settore e il proprio mercato.

Quando indirizzi tutti i tuoi sforzi e il tuo budget su un’unica città, l’effetto che si produce è quello di creare una percezione del brand molto forte.

Diventa una scelta lampante.

Le parole inventate: il miglior investimento che abbiamo fatto

Uno degli ultimi investimenti che abbiamo deciso di fare, è stato quello del micromentario.

Siamo grandi sostenitori dell’importanza del micromentario, tra l’altro termine coniato dal mio grande amico e regista Paolo Bacchi.

Si tratta nello specifico di un piccolo documentario, breve, ma che possa però avere la massima efficacia possibile nelle costruzione di una percezione empatica nei confronti del brand che viene raccontato.

Io e Paolo avevamo costruito il primo micromentario nel 2016, per il mio personal brand e quando venne pubblicato ebbe una grande efficacia.

Perché un conto è scrivere delle guide e un conto è raccontare il motivo che sta dietro alla decisione di scrivere quelle guide.

Raccontare il motivo che mi spingeva a scriverle.

Raccontare il mio perché.

Quindi abbiamo deciso di replicare questa strategia e abbiamo investito in un micromentario dedicato al perché di Yoga Academy.

Ti lascio qui il link per guardarlo e se vuoi fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.

Denise, pagaci da bere che ora sei milionaria!

Quando si costruisce un’azienda di questo tipo e si fanno fatturati milionari, si ha la tendenza a percepire che chi l’ha creata sia diventato di conseguenza milionario.

Ma non è così.

Sicuramente a un certo punto quella persona è destinata a diventare milionaria se continua a lavorare bene, ma quello che si fa a livello imprenditoriale è, come hai visto, reinvestire i soldi dell’azienda nell’azienda.

Si fa in modo che l’azienda possa continuare a sostenersi e ingrandirsi, a migliorare ed acquisire nuove persone e dare nuova forza lavoro.

(Non) Vendiamo tutto e (non) andiamo a vivere ai Caraibi

Si continua a reinvestire per riuscire a mantenere questa posizione dominante nel proprio mercato.

Si riducono i propri margini oggi, per averne di più grandi domani.

Oppure…

Oppure si vende.

Si fa una exit, come si dice nel gergo dell’imprenditoria.

Arriva un grande gruppo industriale che ti compra per una valanga di soldi, oppure cerchi di quotare l’azienda in borsa.

Questo è il genere di attività che fa sì che poi ci sia una crescita enorme per l’azienda.

Perché non vogliamo essere una startup

Ed è la stessa cosa che in qualche modo spinge le startup a fare ciò che fanno.

Ovvero prendere degli stipendi miseri, farsi il mazzo dalla mattina alla sera, lavorare come dannati nella grande speranza che poi arrivi questa exit.

Ad oggi Yoga Academy non è una startup perché facciamo margini, facciamo utili e dobbiamo chiederci come reinvestirli.

Siamo una piccola realtà che comunque sta crescendo, ma non abbiamo i tratti somatici di una startup.

Decidere il futuro e scalare il business: riflessioni utili

Però sicuramente siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo iniziare a capire quale sarà il futuro di Yoga Academy.

Ovviamente vendere non significa non lavorare più nell’azienda, ma potrebbe esserci una condizione in cui decideremo di farlo, di vendere a una persona o un gruppo industriale o un fondo che sia in grado di portare Yoga Academy ad essere qualcosa di ancora più grande.

Perché noi non abbiamo le risorse o le competenze per renderla tale.

Qui si tratta di un ragionamento, di una consapevolezza imprenditoriale molto importante.

Dobbiamo capire in cosa siamo bravi.

Dobbiamo chiederci se siamo bravi a portare un progetto da zero a uno, o da uno a dieci, o da uno a cento.

Il lavoro, in ognuno dei tre casi, è completamente diverso.

L’altra grande domanda da porsi è: vogliamo fare una sola azienda nella vita? O vogliamo fare una molteplicità di aziende che passano da zero a uno per poi venderle?

È tutto un discorso che riguarda la propria competenza, la propria visione e ciò che si vuole fare nella vita.

Conclusione: ecco come puoi costruire anche tu il tuo business da un milione

Ora voglio lasciarti con un messaggio importante.

Per fare tutto ciò che abbiamo fatto, abbiamo applicato le stesse cose che insegniamo in Marketers giorno dopo giorno.

Se hai comprato e studiato Business Genetics, il mio corso ideato per creare, gestire e accelerare Business digitali, hai a disposizione tutti gli strumenti per replicare la strategia di cui ti ho parlato.

Se non conosci il corso, ti lascio il link alla fine di questo articolo.

Di storie come Yoga Academy oggi ne vedo sempre di più.

Leggo storie di persone che sono riuscite a costruire un business grazie alla propria competenza, alla propria professione e alla propria passione.

Persone che sono riuscite a catalizzare in qualche modo anche la propria vita grazie alla costruzione di un business che abbia significato.

Perché è una cosa che dico sempre: “c’è una grande differenza tra costruire un business che sia al servizio della propria vita e costruire invece una vita al servizio del proprio business.”

La cosa bella straordinaria dell’avere costruito Yoga Academy è stato sicuramente avere la possibilità di lavorare con la mia ragazza a stretto contatto, di continuare a viaggiare e di entusiasmarmi lavorando a qualcosa che mi piace.

Avere la possibilità di svegliarmi giorno dopo giorno e vedere che sto costruendo qualcosa che mi fa emozionare, vedere questo senso di crescita in me, vedere che imparo sempre qualcosa di nuovo.

Tutte queste mi danno un motivo per continuare a fare ciò che faccio.

Un abbraccio,

Dario

 

PS: se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle strategie per poter competere al meglio nel mercato digitale, ti consiglio di leggere gli altri articoli di questo blog, ascoltare il mio podcast, iscriverti al mio canale YouTube e – qualora tu fossi interessato a far nascere e crescere il tuo business così come ti ho raccontato in questo articolo – inizia a studiare Business Genetics.



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