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Blog di divulgazione: come avere successo e dominare la propria nicchia di mercato

11 min

blog di divulgazione e comunicazione scientifica per dominare la propria nicchia

Diverse volte mi è stato chiesto come sia possibile far crescere un blog di nicchia, dedicato ad uno specifico argomento.

In questo post vedrai come Andrea Mascheroni ha raggiunto un ragguardevole successo con il suo blog dedicato alla divulgazione scientifica.

Non hai un blog scientifico? Poco importa, perché le strategie che troverai in questo articolo sono valide per chiunque si occupi di contenuti per il web.
La Parola ad Andrea!

Gestisci un progetto di ricerca scientifica e vorresti condividerlo con più persone possibili? Hai un’azienda o fai parte di un ente di ricerca innovativo e desideri maggiore visibilità?

In questo articolo ti rivelerò una serie di consigli per fare in modo che tutto ciò sia possibile.

Leggendo questa  guida apprenderai come ottenere maggiore visibilità in poco tempo, grazie ad una forma di comunicazione che ancora poche realtà del settore hanno preso in considerazione.

Sei pronto? Iniziamo.

Il blog: lo strumento vincente per enti di ricerca, aziende, università e comunicazione scientifica

Quello che ti sto per dire è di fondamentale importanza, presta attenzione.

Uno dei maggiori ostacoli per la ricerca scientifica in Italia è la difficoltà nel comunicare con la popolazione.

I media danno poco spazio ai numerosi progetti di ricerca in corso; i risultati raggiunti nei laboratori, le idee innovative nate nella tua azienda non possono competere con l’ultima moda lanciata dai VIP.

Come si può superare questo ostacolo? Mi sono posto la stessa domanda ed ho cercato una risposta per molto tempo.

Ho intrapreso un percorso professionale nel settore delle biotecnologie, ma da sempre sono appassionato del web, in particolare delle potenzialità di comunicazione e marketing che esso offre. Sarai curioso di scoprire che risposta ho trovato a una domanda che crea molti problemi al nostro settore.

Il punto fermo della mia riflessione è che in pochi sanno qual è il ruolo di un biotecnologo, o più in generale di uno scienziato, nella società moderna.  Eppure, ad esempio, le biotecnologie sono parte integrante della nostra quotidianità.

Come sarebbe a dire, Andrea? Se così fosse, ne sarei sicuramente informato.

La verità purtroppo è diversa. I media preferiscono parlare di argomenti più popolari, alla ricerca del titolo virale e di un forte impatto sul pubblico.

È business, a volte può essere veramente snervante per uno scienziato confrontarsi con questa realtà, ma bisogna accettarla e trovare una diversa soluzione.

Una caratteristica che mi contraddistingue è l’ottimismo. Sono sicuro che la scienza interessi agli italiani, bisogna semplicemente trovare un format adatto a tutti quanti.

Nessun concetto è completamente incomprensibile, basta trovare le giuste parole. Per questo motivo voglio raccontarti la storia di Biochronicles, progetto di divulgazione scientifica con idee innovative.

Come si può parlare di qualcosa che in pochi conoscono? Utilizzando un linguaggio semplice e una strategia di comunicazione popolare ed efficace.

Seguendo questi principi ad ottobre è nato Biochronicles, il primo blog interamente dedicato al mondo della biologia e delle biotecnologie.

Il nostro obieittivo è duplice: fare divulgazione di qualità, parlando delle ultime pubblicazioni scientifiche, ma allo stesso tempo raggiungere il pubblico generale trasmettendo consigli utili, novità ed approfondimenti in un linguaggio facilmente comprensibile.

[Tweet ” Non c’è comunicazione più efficace di una comunicazione semplice.”]

I 10 passi per creare un blog scientifico di successo: con questa guida ti svelerò le potenzialità di un metodo innovativo

comunicazione scientifica sul webIl blog non è sicuramente una scoperta recentissima.

È una forma di comunicazione online utilizzata ormai da molti anni, ma molto raramente per fare divulgazione scientifica di nicchia.

Ad esempio, prima della nascita di Biochronicles, non esisteva alcun blog in italiano e aggiornato sulla biologia e le biotecnologie.

Proprio per questo motivo ritengo che uno scienziato debba sfruttare questa potenzialità. Ecco quindi i miei consigli per creare un blog scientifico di successo.

#1 – Utilizza la migliore piattaforma per costruire il tuo blog

Il primo passo per creare un blog di successo è quello di affidarsi ad una piattaforma ben strutturata e completamente personalizzabile.

La scelta migliore è indubbiamente WordPress.org, piattaforma editoriale leader nel proprio settore e completamente gratuita.

Le funzionalità offerte da questo servizio garantiscono la possibilità di plasmare il proprio blog o sito web. WordPress è inoltre famoso per le sue infinite possibilità di personalizzazione, grazie ai numerosi plugin messi a disposizione dalla comunità, molti dei quali completamente gratuiti.

Ciò che rende WordPress accattivante è che non è necessario aver studiato informatica per poter disegnare un blog professionale.

Scegliendo uno tra gli svariati temi a disposizione e leggendo i molti tutorial disponibili in rete, è possibile avere a portata di mano tutte le conoscenze utili per creare un prodotto di qualità.

#2 – Utilizza il migliore servizio di hosting

Uno dei principali problemi di un blog ricco di articoli interessanti, ma poco performante, è la lentezza nel caricamento dei contenuti.

La riduzione del peso delle immagini, plugin come W3 Total Cache ed ulteriori accorgimenti sono senza dubbio efficaci per velocizzare il proprio portale, ma non bastano.

Per rendere il tuo blog una scheggia ti consiglio un servizio hosting di qualità, come quello offerto da Siteground. Dopo aver letto la guida scritta da Dario Vignali sul miglior hosting wordpress, ho deciso di cambiare il mio vecchio hosting e di provare Siteground.

I risultati? Un incredibile incremento nella velocità di caricamento. Per verificarlo, ho monitorato la situazione usando un tool gratuito come Pingdom.

Siteground offre soluzioni compatibili per tutti i budget, sistemi di caching personalizzati per WordPress, tools dedicati al nostro blog ed un servizio di assistenza disponibile 24/h che lo rendono la soluzione migliore per ogni esigenza.

#3 – Copywriting e scrittura semplice sono le chiavi del successo

blog di divulgazione scientificaSai che la maggior parte dei lettori leggerà solo il titolo del tuo post?

Questo è quello che accadrà se non utilizzerai tecniche di copywriting adatte al tuo pubblico.

Nulla di complicato, non dovrai fare nessun corso intensivo di scrittura, ti basteranno alcuni semplici trucchi per rendere i tuoi post coinvolgenti. Il lettore deve avere voglia di leggere i tuoi articoli da cima a fondo.

[Tweet “Lo sapevi che la maggior parte dei lettori leggerà solo il titolo del tuo post?”]

Pensaci, ti interessa di più leggere un articolo dal titolo “Biologo – Lavoro” oppure “I 10 lavori migliori per un biologo”? Studi dimostrano che le liste, la formula oggetto: motivazione, frasi come “la guida definitiva”, “Tutto quello che c’è da sapere” sono il modo migliore per attirare un visitatore. 

Presta attenzione: non basta un titolo accattivante per avere successo. Devi sempre mantenere le promesse, un titolo di impatto deve essere sempre seguito da un contenuto di valore. (Dario ne ha parlato proprio qui)

Bene. A questo punto entra in gioco la mente dello scienziato. Batti sulla tastiera una serie di paroloni super-tecnici ed entri in tutti i dettagli possibili ed immaginabili.

Errore! Pensiamo al pubblico di riferimento. Se non vuoi precluderti il 99% della popolazione devi comunicare in modo semplice ed efficace, senza per questo compromettere la qualità dei contenuti.

Stai parlando di un argomento che in pochi già conosceranno, il tuo obiettivo deve essere quello di incuriosire il lettore comune e fargli capire ciò di cui stai parlando.

Il nostro blog scientifico può essere un buon esempio di questa tecnica di scrittura, funziona.

#4 – Articoli di nicchia, ma non troppo

Non si può non parlare di nicchia quando si parla di aprire un nuovo blog. A meno di idee particolari, conoscenze straordinarie e abilità di scrittura immense non è possibile parlare più o meno di tutto, è sempre bene scegliere una nicchia.

Se lo sport è la tua passione, non è consigliabile parlare di tutti gli sport, faresti un lavoro molto generico e poco approfondito. Perché non raccontare ai tuoi lettori del tuo sport preferito? Un blog sullo sci alpino può essere un’idea interessante, ad esempio.

Proprio per questo motivo, credo sia controproducente creare un blog scientifico.

Ok, ora starai dicendo: “Ma sei matto? Mi dici da tre ore come devo parlare di scienza, ora fai marcia indietro?”. Mi spiego meglio.

In primo luogo, ci sono già molti siti web sulla scienza in generale e sarebbe più difficile potersi distinguere. In secondo luogo, hai idea di cosa comprenda il termine scienza? È un campo infinito!

Sei un biologo? Apri un blog sulla biologia, come ho fatto io. Sei un fisico? Parla di fisica. Sei un matematico? Beh, lascia perdere, non credo ci sia un format adatto per parlare solo di matematica :-D.

Attenzione: non fare l’errore di restringere troppo la nicchia scelta. Se sei un biologo e fai ricerca sui microrganismi produttori di antibiotici, non è una buona idea parlare solo ed esclusivamente degli esserini che coltivi con tanto amore in laboratorio.

Parlerai ANCHE di quello, ma il tuo progetto deve coinvolgere vari ambiti correlati, per attirare l’attenzione di un pubblico più vasto.

#5 – Scegli sempre un design accattivante

Sai che se il tuo blog non ha un design accattivante non lo legge nessuno?

Ho avuto la conferma proprio nella mia esperienza con Biochronicles. Nel nostro primo mese di vita abbiamo adottato un tema wordpress gratuito ed anonimo.

Abbiamo ricevuto sin da subito dai nostri fan vari feedback negativi, non era affatto funzionale!

Mi sono messo subito al lavoro per migliorare la qualità del portale. Ho acquistato un tema realizzato da professionisti e l’ho personalizzato nei minimi dettagli.

Ora abbiamo un blog professionale, con tutto il necessario a portata di click, funzionale per la user experience. Sicuramente non è perfetto, abbiamo tanto da migliorare ancora, ma quando siamo andati online con il nuovo design i nostri visitatori sono istantaneamente raddoppiati.

Non è solo un detto, è proprio vero che l’occhio vuole la sua parte :-)

Un piccolo consiglio: studiate le basi dei linguaggi HTML e CSS, vi torneranno molto utili per un design personalizzabile al 100%. Non è nulla di complicato, io l’ho imparato in poco tempo partendo completamente da zero. (Qua troverai la guida ai migliori temi wordpress di Dario Vignali)

#6 – SEO per non essere anonimi

seo per blog scientificiSearch Engine Optimization. Ovvero? Fare in modo che i motori di ricerca ci conoscano, ci inseriscano nei propri database e ci posizionino nelle prime pagine di ricerca.

La SEO di un blog è di fondamentale importanza, senza di essa non potrete mai avere visibilità ottimale sul web.

Biochronicles stesso, ad esempio, non ha ancora un buon lavoro SEO alla base. Fare SEO non è affatto facile, ho studiato su MoZ e Search Engine Land per moltissime ore, ho ottenuto senza alcun dubbio numerosi benefici e Biochronicles ha goduto di maggiore visibilità, ma non basta.

Come fare quindi? Se hai dei fondi a disposizione, consulta un esperto SEO ed impostate un piano di azione. Io consiglio però di tenere sempre la SEO sotto controllo, approfondendo le tue conoscenze. Preferisco poter dire la mia anche sotto questo punto di vista ed avere la situazione sotto controllo.

Ad esempio, curo la SEO degli articoli personalmente grazie a WordPress SEO by Yoast, plugin completamente gratuito, senza dubbio il migliore in circolazione.

Se non hai molti fondi a disposizione, cerca un professionista adatto alle tue esigenze su UpWork. In questo portale potrai trovare un consulente adatto alle tue richieste e al budget messo a disposizione.

Ricorda: scrivere contenuti di valore è la miglior tecnica per fare SEO. Se i tuoi articoli sono molto interessanti, il tuo pubblico sarà propenso a condividerli e a darti sempre più visibilità.

Sotto questo aspetto, nessun professionista SEO può aiutarti, l’attore principale sei tu.

#7 – Sfrutta le potenzialità dei social media

Social Media, ringrazio ogni giorno chi li ha inventati. Personalmente, li adoro.

No, non sono uno di quelli che sta tutto il giorno su Facebook a spiare i profili altrui o a giocare a Candy Crash Saga. Li adoro perché hanno una potenzialità di comunicazione immensa, con modalità differenti passando da un social media ad un altro.

Grazie a questi strumenti potrai espandere il tuo pubblico in modo completamente gratuito, non male vero?

L’esperienza di Biochronicles mi ha insegnato che gli italiani preferiscono di gran lunga Facebook. È il social network più utilizzato, per cui non perdere tempo e costruisci sin dal primo giorno la pagina Facebook del tuo blog.

Non limitarti a riportare sulla tua pagina il semplice link agli articoli, non è un aggregatore di news! La pagina Facebook sarà il tuo strumento per comunicare con i fan, per promuovere i tuoi lavori ed avere uno stretto rapporto con i tuoi lettori.

Un altro social network che ti consiglio di utilizzare per promuovere il tuo futuro blog scientifico è Twitter. Il format di comunicazione è completamente diverso da Facebook; più stringato, più frequente e rivolto all’aspetto marketing delle aziende o della propria figura professionale. Anche Biochronicles è su Twitter, anche se non siamo attivi al 100%.

Come mai? Molto semplice. Tra meno di un mese avremo anche la versione inglese del blog, stiamo semplicemente attendendo il debutto ufficiale per utilizzare Twitter completamente in inglese, in modo da rivolgerci ad un pubblico molto più ampio. Nel frattempo, si studia Social Media Marketing.

Se non conoscete l’utilizzo marketing dei social media, vi consiglio di leggere tutte le guide sul Social Media Marketing online, disponibili sia gratuitamente che a pagamento. Trovo che quelle in inglese siano fatte meglio, ma vi consiglio di leggere gli articoli di Dario Vignali a riguardo. Sono stati il mio punto di riferimento.

#8 – Costruire la newsletter non basta, sfruttala al meglio

creazione di una newsletter step by step tutorialCome mi ha insegnato Dario Vignali, costruire sin da subito una newsletter è fondamentale.

Grazie a questo strumento è possibile avere un database con i recapiti email dei propri lettori, così da poterli contattare per offerte sui prodotti, comunicare news, offrire servizi gratuiti ed espandere il proprio business.

Uno scienziato come può sfruttare questo strumento? In vari modi. In primo luogo, potrai creare una email periodica per avvisare i lettori di tutte le ultime pubblicazioni del tuo blog. Non tutti lo leggeranno quotidianamente, a volte si perderanno i contenuti proposti, perché non avvisarli?

Ad esempio, Biochronicles invia una email settimanale, in quanto pubblichiamo nuovi articoli ogni giorno. Non fate però l’errore di usare la newsletter solo con questa finalità, altrimenti diventerà un servizio troppo ripetitivo e perderai i tuoi fan.

Proprio per questo motivo, ad esempio, sto lavorando ad un sistema di contenuti premium riservati agli iscritti, scelta che ti consiglio caldamente. Ci piacerebbe regalare ai nostri lettori abituali PDF di approfondimento con consigli su diversi argomenti, offerte di lavoro e tanto altro. Grazie a questi contenuti, l’utente avrà un motivo per iscriversi alla newsletter e sarà anche ben felice di seguirci.

#9 – Non restare isolato, contatta tutte le realtà simili alla tua e instaura rapporti

Siamo sinceri, lo scopo di un blog scientifico è quello di divulgare, per questo motivo vorrai raggiungere un pubblico che sia il più ampio possibile. SEO, Social Media e pubblicità sono strumenti efficaci, senza alcun dubbio. Non sono però le uniche armi disponibili.

Parlare con le persone è uno strumento potentissimo, usalo!

Biochronicles ha sin da subito compreso quanto sia importante espandere le proprie conoscenze e i contatti, sono fonte di visibilità e permettono la nascita di splendide collaborazioni.

Sei un ricercatore universitario? Parlane in tutto l’ateneo, contatta altre università, altre associazioni di divulgazione scientifica e persone con interessi comuni ai tuoi.

Io ho trovato grande spirito di collaborazione fino ad ora, infatti stanno già nascendo molte collaborazioni che fino ad un mese fa ritenevo del tutto improbabili.

Perché perdere questa possibilità? Racconta a tutti le tue idee!

#10 – Mettici la faccia, organizza eventi e conferenze

Il web è il presente ed il futuro, non ci piove.

Le persone però, fortunatamente aggiungerei, sono ancora felici di comunicare usando la voce. Spesso comunicare esclusivamente online può sembrare un modo per non esporsi.

E allora perché non metterci la faccia? Organizza eventi tematici, conferenze rivolte a diverse fasce di pubblico, workshop interattivi ed approfittane per pubblicizzare il tuo blog.

Ti riporto il nostro esempio. Seguendo questa filosofia, abbiamo iniziato ad organizzare una serie di eventi live, per parlare ai giovani di biotecnologie e della scienza più in generale.

Saremo presenti anche su Youtube, con video tematici, interviste ed approfondimenti. Anche se YouTube rientra nella comunicazione online, è pur sempre un altro modo di metterci la faccia, no?

Conclusioni

aprire un blog scientifico divulgativoLa scienza è il passato, il presente ed il futuro. Le biotecnologie, in particolare, saranno il motore pulsante delle scienze del futuro.

Al di fuori dello stivale se ne sono resi conto già da alcuni anni, il nostro Paese fino ad ora ha mancato di lungimiranza, ma nulla è perduto.

Tutto lo staff di Biochronicles è convinto che per superare questo ostacolo e combattere il mostruoso livello di disinformazione scientifica italiana è necessario costruire un fronte comune, parlare di scienza con qualità ed un linguaggio semplice.

Se sei uno studente, un ricercatore, un privato, un ente, un’università, chiunque tu sia unisciti alla nostra battaglia e sostienici divulgando il magico mondo della scienza.

In questo post hai tutti gli strumenti per iniziare. Se risponderai al nostro appello, o se già lo stai facendo, dillo nei commenti e saremo ben lieti di collaborare con te. Non c’è concorrenza, c’è un obiettivo comune da raggiungere, uniti.

Andrea Mascheroni

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